Sicurezza: prosegue l’iter per introdurre l’Omicidio Stradale
Passi avanti per l’iter parlamentare per introdurre nel codice penale il reato di omicidio stradale. La commissione Giustizia del Senato ha adottato ieri un testo base che prevede per questo delitto sanzioni più pesanti di quelle attualmente previste dal Codice dela strada. Le pene vanno da 8 a 12 anni per chi causa un incidente mortale guidando sotto effetto di alcool (con tasso sopra a 0,8 grammi/litro) o droghe, e da 6 a 9 anni per chi uccide andando a velocità almeno doppia a quella consentita.
Nel testo è previsto anche l’arresto obbligatorio per il responsabile, non più quindi solo facoltativo. Indivisuato anche il “delitto di lesioni personali stradali”.
Sul fronte delle lesioni stradali, la detenzione è da 1 a 4 anni se il pirata è in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; se invece guida ad alta velocità, la reclusione andrà dai sei mesi a due anni. Nel caso in cui le vittime con lesioni siano più di una si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse, aumentata sino al triplo.
Il cosiddetto “ergastolo della patente” ovvero la revoca a vita per chi guida in stato di ebbrezza o comunque in stato di alterazione non è stato preso in considerazione per sveltire l’iter del provvedimento.
Le associazioni di familiari delle vittime della strada ieri erano scese in piazza per manifestare a favore dell’introduzione del reato di omicidio stradale.