Sicurezza stradale: Ania parla ai giovani con 5 cortometraggi
Nel 2013 sono 3.385 le persone morte sulle strade italiane. E’ questo il messaggio che viene ripetuto più spesso nei 5 cortometraggi che la Fondazione Ania proporrà da domani 11 dicembre nei cinema italiani e dalla metà di gennaio in tv.
La campagna per la sicurezza stradale è stata presentata questa mattina a Roma alla presenza di Aldo Minucci, presidente uscente dell’associazione, e del direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla. Ma è stato l’attore Carlo Verdone ad aprire il dibattito sulla tematica, chiamato in causa proprio per la tipologia della campagna basata su veri e propri corti cinematografici fatti di storie che si incontrano tutte al bivio dei comportamenti scorretti alla guida.
In una manciata di secondi si è cercato di ottenere “un’attivazione emozionale ottimale – ha spiegato il presidente Minucci – per far passare in modo efficace, il messaggio sotteso, il tutto nella cornice dei “Comandamenti”, richiamo particolarmete significativo alle norme come regole di vita. Gli spot sono tutti fondati sulla forza evocativa dei Comandamenti nella logica di principi senza tempo applicata alla circolazione stradale e sono rivolti soprattutto ai giovani”. E’ questa una delle categorie più colpite infatti: si parla di quasi 800 giovani sotto i 30 anni che hanno perso la vita sulle strade italiane.
Per la realizzazione della campagna di comunicazione 2014 della fondazione Ania, 5 dei 10 comandamenti sono la chiave linguistica e valoriale attraverso la quale si richiama il rispetto delle regole di vita come elemento base per evitare gli incidenti stradali.
In “Onora il padre e la madre” c’è un chiaro richiamo alle tragedie del quotidiano, in particolare alle giovani vittime di incidenti stradale e alle conseguenze sulla vita dei genitori, mentre in “Non uccidere” si prende di mira la guida in stato d’ebrezza e le conseguenze di una serata sconsiderata di un gruppo di ragazzi.
“La forza dei filmati, l’impatto delle immagini, il realismo con il quale è stato girato il vissuto dei protagonisti, sono il valore aggiunto in grado di suscitare emozioni forti, capaci di sedimentare il messaggio”, ha concluso Minucci.