Sicurezza stradale: Tir coinvolti solo nel 5,9% degli incidenti
I tir sono coinvolti nel 5,9% degli incidenti che si verificano nel nostro Paese, con un numero di vittime e di feriti che rappresenta rispettivamente il 6 e il 3,4% del totale. Il dato è stato evidenziato nel corso del convegno sulla “Sicurezza stradale nel trasporto pesante”, organizzato da Ania – Fondazione per la sicurezza stradale e Federtrasporti.
Nel 91,7% dei casi alla base degli incidenti ci sono comportamenti errati dei conducenti, che hanno la responsabilità esclusiva nella metà dei sinistri.
“Per caratteristiche orografiche e carenza di infrastrutture – ha spiegato Umberto Guidoni, segretario generale di Fondazione Ania – in Italia oltre il 90% del traffico merci viaggia su gomma: i mezzi pesanti in circolazione sono 4 milioni, pari all’8,5% dell’intero parco veicoli, con una crescita del 39% nell’ultimo decennio”.
Tra le cause degli incidenti, “la distrazione, i colpi di sonno, il mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo”.
Il profilo medio che emerge dai monitoraggi è quello di un conducente “di età avanzata, con esperienza ultradecennale, ma in sovrappeso, sedentario, poco attento all’alimentazione e con problemi di vista”. Nel 2004, proprio per ridurre l’incidentalità dei “giganti della strada” Ania e Federtrasporti avviarono un progetto che prevedeva corsi di formazione teorica e pratica, controlli periodici della vista e installazione di 2mila “scatole nere” per il monitoraggio dei mezzi: “da allora – ha sottolineato Emilio Pietrelli, presidente del Gruppo Federtrasporti – la frequenza sinistri, ovvero il numero di incidenti in rapporto ai veicoli circolanti assicurati, è diminuita di oltre 25 punti percentuali, scendendo dal 68,8% del 2003 al 41,3% del 2010. Un risultato più che soddisfacente, che in pratica significa qualcosa come 1.500 sinistri, molti dei quali gravi, risparmiati in un solo anno”. Un altro fronte caldo è quello dei controlli sul traffico merci, “passati dai 124mila del 2009 ai 253mila del 2010, con un incremento del 103,6%”, ha ricordato Piero Caramelli, primo dirigente della Polizia stradale. Nello stesso arco di dodici mesi sono cresciute anche – del 126,9%, da 46mila a 105mila – le infrazioni accertate: “ad aumentare sono state, in particolare, le sanzioni per eccesso di velocità (+87,1%) e quelle per mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo (+118%). Ben 849 i casi di trasporto del tutto abusivo”.