Tesla Robotaxi: l’annuncio di Elon Musk
Tesla rinuncia alla Model 2, un modello che doveva posizionare il Marchio americano, in un segmento di mercato nuovo e di più largo accesso.
Inizialmente, questo ambizioso progetto aveva come focus quello di realizzare un’auto elettrica, connessa ed evoluta, un modello in linea con le aspettative e la tecnologia del costruttore americano, la Tesla Model 2 doveva essere commercializzata a un prezzo di listino inferiore ai 25.000 dollari.
Vista l’avanzata di numerosi costruttori cinesi, in primis di BYD, seguita recentemente da XIAOMI, realtà in grado di mettere in campo tutta la propria esperienza e tecnologia, per la produzione in serie di auto elettriche a basso prezzo ed estremamente performanti, la Casa texana è stata costretta a rivedere i propri piani e programmazione.
Tesla abbandona l’idea della Model 2 in virtù di un altro ambizioso e avveniristico progetto: il robotaxi
Il robotaxi, auto elettrica completamente autonoma, in grado di trasportare persone e oggetti, senza alcun bisogno dell’intervento umano. Una EV che anticipa quanto annunciato da Musk, un decennio fa.
Nascerà, secondo alcune indiscrezioni della rete, proprio su quella piattaforma studiata per realizzare la Model 2, a darne l’annuncio è stato proprio Elon Musk, fondatore di Tesla, attraverso un semplice quanto geniale tweet.
Tesla svelerà il prossimo 2 agosto il suo primo robotaxi
Arriva a distanza di qualche mese da un altro grande e sensazionale lancio, il pacchetto “full self-driving” (FSD), upgrade disponibile sulle Tesla destinate al mercato americano, che a un costo di 12.000 euro, consente al guidatore di utilizzare i più avanzati sistemi di assistenza alla guida, già presenti sulla vettura, per una guida quasi completamente autonoma.
Se l’FSD, nonostante la sua sconcertante validità, richiede ancora l’intervento del pilota, il nuovo robotaxi porterà all’estremo, il concetto di guida senza conducente.
Per fare tutto questo, sembrerebbe che Tesla abbia rinunciato ai suoi classici sensori ADAS in virtù dell’utilizzo di una serie di telecamere, più affidabili e soprattutto più pratiche anche nel caso il veicolo attraversi zone non coperte dalla rete e segnali.
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Poco meno di un decennio, dunque, da quando Elon Musk dichiarò di voler realizzare auto a guida completamente autonoma, un timing inizialmente fissato per il 2017 poi slittato al 2020.
Quattro mesi e sapremo se questo avveniristico progetto avrà effettivamente vita, un lancio molto interessante soprattutto per i risvolti che potrebbe avere sulla produzione in serie, un passo decisivo verso, non solo la guida completamente autonoma, ma anche lo sviluppo di una Tesla, la Model 2, da segmento B.