Allarme ANAV: assicurare i ristori alle imprese di trasporto commerciale con autobus
Dopo l’emergenza Covid, i servizi di trasporto commerciale passeggeri si trovano a fare i conti con la crisi energetica. Arriva in questo momento di grave difficoltà l’appello di ANAV a salvaguardare le risorse dei ristori destinate alle imprese di trasporto passeggeri, in particolare quelle che esercitano trasporto commerciale in regime di libero mercato senza obblighi di servizio pubblico e senza compensazioni pubbliche.
Le perdite di fatturato nel 2020-2021 – spiega l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta imprese attive in tutti i segmenti del trasporto passeggeri con autobus – hanno raggiunto circa l’80% rispetto al 2019 e nel 2022, nonostante la ripresa dei servizi, il fatturato non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia, mentre i costi di produzione dei servizi risentono di un incremento del costo del gasolio di oltre il 23% e di una spinta inflazionistica che Istat ha misurato a novembre in un +8,1%.
“Ai fini dell’erogazione dei ristori alle imprese beneficiarie previsti dalle disposizioni di legge, è ancora necessaria la definizione, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di una normativa secondaria di attuazione che declini criteri, termini e procedure operative da seguire ai fini dell’accesso alle risorse stanziate – sottolinea il presidente di ANAV, Nicola Biscotti –. L’allungamento dei tempi della fase attuativa delle misure e per il completo impegno delle risorse stanziate, previsto secondo le norme di contabilità pubblica entro la scadenza ormai imminente del 31 dicembre, rischia di comprometterne l’effettivo riconoscimento alle imprese. Al contempo mancano di attuazione le misure che stanziano per il settore risorse per il finanziamento di investimenti per l’acquisizione di autobus ad elevata sostenibilità ambientale e quelle di ristoro del caro carburanti”.
Questo l’allarme di ANAV che ha formulato anche una specifica interrogazione al Governo sugli orientamenti e iniziative che intende assumere in considerazione della improcrastinabile esigenza di salvaguardare, nel rispetto delle norme di contabilità pubblica, la destinazione e l’effettiva spendibilità delle risorse destinate al settore non contribuito, garantendone la spendibilità anche nel prossimo esercizio finanziario e il rapido afflusso agli operatori del settore.