Anci, Conferenza sulla mobilità sostenibile: il futuro è nel trasporto collettivo e intermodale
“Ringrazio il ministro Galletti e il Governo che hanno dato prova di grande impegno sul tema della mobilità sostenibile consentendo al nostro paese di essere in prima linea nell’adozione di soluzioni innovative per le nostre città: come la firma della carta di Bologna per l’ambiente con i sindaci metropolitani”. Con queste parole il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale di Anci Enzo Bianco ha aperto i lavori della Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile alla presenza del ministro dell’ambiente Gianluca Galletti e del presidente di Anci Antonio Decaro (nella foto).
Quella della mobilità urbana sostenibile è una delle principali sfide delle nostre città, ha spiegato il sindaco: “metà della popolazione mondiale risiede nelle grandi aree urbane mentre in Italia siamo già a due terzi, per questo è urgente affrontare con uno spirito di squadra e collaborazione un tema così delicato coinvolgendo non solo sindaci e amministratori locali ma anche gli stessi cittadini”. Proprio l’apertura del dibattito al confronto con i cittadini è una delle principali novità dell’edizione di quest’anno della Conferenza di Catania, accanto alla realizzazione delle linee guida Anci per la diffusione e la promozione di buone pratiche urbane e alla call to action di Anci rivolta alle imprese che intendono presentare progetti innovativi.
Il sindaco Bianco ha concluso il suo intervento focalizzando l’attenzione sulla necessità di incentivare e promuovere il trasporto pubblico locale e quello intermodale come le due principali direttrici per realizzare interventi volti a migliorare la qualità della vita urbana. “Nella mia città, dal 2013 ad oggi, abbiamo inaugurato altri 5,1km di metropolitana e cinque nuove stazioni mentre, entro il 2024, abbiamo già progettato e finanziato una tratta di 20km che dal centro storico arriverà fino all’aeroporto”.
“Il lavoro positivo sviluppato a Catania già da tre anni con l’Anci e con i Comuni sulla mobilità sostenibile deve proseguire: la Conferenza nazionale diventi permanente”, ha annunciato Galletti nel suo intervento, parlando anche di ulteriori finanziamenti per i Comuni. “Avevamo stanziato 35 milioni per coprire i progetti più avanti in graduatoria – ha proseguito – quelli che ritenevamo i più idonei, ma ci siamo resi conto della bontà dei progetti e ci metteremo altri 40 milioni, quindi per un totale di 75 milioni, per coprire tutti i progetti che sono stati fatti dai Comuni che riguardano il bando previsto dal collegato ambientale casa-scuola e scuola-lavoro”.
“Sono arrivati – ha aggiunto Galletti – cento progetti da parte dei comuni, che si sono aggregati tra di loro per fare una mobilità integrata. E devo dire che sono bei progetti, anche innovativi. I Comuni sono in grado oggi di avere una progettualità anche buona. In questi anni – ha concluso – grazie anche a questo forum sulla mobilità sostenibile ed all’azione forte di Anci sono stati fatti passi in avanti sul tema della pedonalità, del bike e car sharing attraverso progetti davvero interessanti dal Nord al Sud del Paese. Abbiamo però ancora due tipi di problemi: ammodernare il parco automezzi, e con il governo stiamo studiando la possibilità di inserire incentivi per la rottamazione, e diminuire l’utilizzo delle auto private e su questo ci siamo affidati alle città”.
“Una città ideale dovrebbe dividere gli ‘spazi’ dei trasporti in tre: un terzo per i mezzi privati, un terzo per il trasporto collettivo e un terzo per la mobilità ciclopedonale. Per far questo serve incentivare il trasporto collettivo, attraverso il rinnovo del parco mezzi, l’aumento percorrenze chilometriche e delle corse e la riduzione dei tempi di attesa. Contemporaneamente occorrono nuove infrastrutture e incentivi per la mobilità ciclistica”, ha affermato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro – I cittadini non sono stupidi: se hanno un’alternativa valida all’utilizzo del mezzo privato la percorrono. Se i mezzi pubblici sono efficienti il cittadino li sceglie perché risparmia e arriva più facilmente a destinazione. Dobbiamo offrire più trasporto pubblico – ha rimarcato ancora il presidente Anci – e aumentare le aree pedonali, le Ztl, l’aumento delle zone a sosta tariffata, tutte misure utilizzate dai sindaci per disincentivare l’utilizzo dell’auto privata. La mobilità è un diritto al pari della sanità, della scuola o del diritto alla casa: lo dobbiamo assicurare ai cittadini”.
Nel corso dei lavori il padrone di casa, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco ha ricordato come la sua città da tempo ha puntato sul trasporto collettivo pubblico. “Vogliamo dare un’alternativa all’auto privata – ha detto – e ad oggi abbiamo già un numero adeguato di chilometri di metropolitana, contiamo nel giro di due anni di arrivare a trenta. E’ in dirittura d’arrivo, poi – ha aggiunto Bianco – l’acquisto di ottanta nuovi autobus e l’incentivazione al car sharing e alla mobilità dolce; a questo proposito nel giro di un anno e mezzo contiamo di realizzare, grazie al Pon Città metropolitane, altri dieci chilometri di piste ciclabili. La cultura della mobilità sostenibile continua a diffondersi e puntiamo molto sul ruolo della scuola. Il nodo drammatico della congestione da traffico – ha quindi concluso – si avvia verso soluzioni moderne e innovative”.