Assicurazioni: Sna, necessario ridurre i costi delle polizze
L’aumento dei costi assicurativi, che arriva al 173% dal 1994 ad oggi, ha messo in allarme il sindacato nazionale degli agenti assicurativi per le ricadute negative sul settore, che registra la chiusura di circa 4000 agenzie ed una perdita in termini di posti di lavoro di 2200 agenti. Il problema è stato affrontato ieri a Roma nell’ambito del convegno promosso dallo Sna (Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione), che ha raccolto 500.000 firme contro il caro polizze nelle Rc Auto, convocando un confronto con la politica e le associazioni dei consumatori, nonché con le compagnie di assicurazione, che però hanno scelto di non essere presenti al dibattito. (Nella foto un momento del convegno).
Simbolicamente è stato consegnato un assegno a Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, accompagnato dalle 500.000 firme da portare al Governo insieme alle richieste della categoria.
Gli agenti lamentano “un ostruzionismo da parte delle compagnie assicurative, che di fatto possono contare su un mercato in cui vige una forma di oligopolio. Le agenzie, attraverso il plurimandato, avrebbero la possibilità di garantire ai consumatori un miglior servizio ad un costo adeguato facendo riferimento alla misura prevista dalla legge Bersani”.
Secondo gli agenti, le compagnie riescono ad imporre costi consistenti giustificando i rincari con gli elevati costi dei sinistri e delle frodi. “Nemmeno l’introduzione dell’indennizzo diretto è servito a contenere i costi delle Rc Auto, anzi in alcuni casi è diventato un bancomat nelle mani dei criminali”, ha denunciato Francesco Barbato dell’Idv. “E’ necessario difendere la figura dell’agente assicurativo che ha un ruolo di intermediario tra le compagnie e i consumatori, e l’aumento delle tariffe da un lato fa sì aumentare i guadagni, ma se le agenzie chiudono, la perdita è certa. E’ necessario quindi ridurre i costi delle polizze, vogliamo una concorrenza leale tra le compagnie, e poter dire la nostra in un mercato che cambia”, ha dichiarato il presidente Sna, Giovanni Metti.
“Il mercato delle polizze rappresenta una parte importante del Pil, e lo sarà sempre di più per la necessità di polizze pensionistiche etc. – ha sottolineato l’Onorevole Alberto Fulvi del Pd -, e la concorrenza è basata sul prodotto. I costi dei sinistri e delle frodi ricadono direttamente sui consumatori, ma c’è da chiedersi il perché le compagnie non affrontano il problema in maniera radicale”. Secondo il Presidente Agcm, Giovanni Calabrò, il mercato assicurativo è dominato da tre grandi gruppi che ne detengono il 43% : “L’idea è che le compagnie usano l’Rc Auto come rubinetto di liquidità”.
In conclusione il Presidente, Giovanni Metti, ha dichiarato: “L’obiettivo è quello di ricondurre l’Ania ad un tavolo con tutte le parti, per trovare insieme risoluzioni concrete in favore dei c onsumatori e degli agenti: difendendo il plurimandato; aprendo il mercato a gruppi stranieri; con la semplificazione delle pratiche burocratiche e la lotta alle frodi assicurative”.
Rossella Smiraglia