Asstra: 20 mld per rinnovare il trasporto pubblico locale
Ogni giorno quindici milioni di italiani si servono dei trasporti pubblici locali. E per potenziare e ammodernarne le reti, Asstra (l’associazione delle aziende di Tpl italiane) ha stimato necessario un investimento di venti miliardi di euro nell’arco di dieci anni.
Rinnovare la flotta degli autobus (con l’acquisto di 26 mila unità in sette anni), completare le reti di metropolitane, tramvie, filovie e corsie preferenziali, realizzare le infrastrutture strategiche di cui le città hanno assolutamente bisogno. Vale 20 miliardi di euro la stima “prudenziale” per un piano di interventi indicato da Asstra come necessario per decongestionare il traffico urbano nel nostro Paese.
Si rivolge direttamente al Governo l’associazione delle aziende pubbliche del comparto, per bocca del presidente Marcello Panettoni. Che denuncia “lo stato di abbandono da parte della politica dei trasporti pubblici urbani e locali”, sottolineando che le aziende del settore “regalano oltre 60 milioni di euro all’anno alle banche sotto forma di interessi passivi per prestiti” necessari per la gestione, per “pagare gli stipendi o fare il pieno di gasolio, in attesa di vedersi accreditare i contributi dovuti dalle amministrazioni pubbliche dello Stato e delle Regioni”.
Non a caso, lo slogan scelto da Asstra per la propria campagna di sensibilizzazione è “Crea un altro futuro trasforma il presente”. La campagna prende avvio in coincidenza con la settimana europea della mobilità sostenibile, a partire da mercoledì prossimo, 16 settembre. Le metropoli italiane, spiega Asstra, hanno una dotazione infrastrutturale di rete metropolitana ben al di sotto delle necessità e sono il fanalino di coda europeo: Londra, Mosca e Madrid hanno 12 linee di metro lunghe rispettivamente 408 km, 278 km e 228 km; Parigi 218 km con 16 linee metro. Milano, al confronto, di linee ne ha 3, per un totale di 74,6 km. Roma e Napoli solo 2 linee metro, lunghe rispettivamente 36,6 km e 28,9 km. Peggio di Atene, che di metropolitane ne ha 3, lunghe 52 km.
Drammatica anche la condizione del parco mezzi di trasporto. L’età media (purtroppo in aumento) dei mezzi italiani è di 8,1 anni, contro quella europea di 7 anni. Il presidente Asstra fa notare che “i debiti delle aziende di trasporto pubblico finiscono sempre per pesare sulla finanza pubblica, cioè sulle tasche dei cittadini”. Panettoni chiede così ”intervento straordinario del governo e del parlamento” a favore dei Tpl: “uno sforzo corale” anche da parte delle stesse aziende del settore. Che in Italia sono ben 1.100, con oltre 116 mila dipendenti.