Atac: arriva un nuovo sistema incentivante, si premia la produttività
Un sistema di incentivi basato sulla produzione chilometrica di superficie, rivolto – in una prima fase sperimentale – ad autisti ed operai. Lo introduce uno storico accordo siglato da Atac e parti sociali in coerenza con le previsioni del Piano Industriale.
L’accordo è stato firmato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl autoferrotranvieri e Faisa Confail. Con il nuovo sistema, sarà premiato il personale appartenente alle singole rimesse che supererà la produzione assegnata nel periodo estivo e di riavvio del servizio scolastico. L’incentivo economico non sarà erogato a tutti indistintamente, ma soltanto ai dipendenti che avranno maggiormente contribuito al buon risultato della rimessa di appartenenza. Il premio verrà versato per scaglioni crescenti a seconda del livello di obiettivi raggiunti.
“L’accordo consentirà di migliorare il servizio per la città, attraverso la condivisione degli obiettivi, da un lato fra autisti ed operai, e dall’altro tra dipendenti e azienda – spiega l’Atac in una nota -. Questo nuovo approccio alle attività lavorative da parte di ogni famiglia professionale coinvolta farà crescere il senso di appartenenza, sia a livello aziendale che di singola rimessa, stimolando il lavoro di squadra e consentendo la distribuzione ai lavoratori di una parte dei ritorni economici generati dai recuperi di efficienza. Con quest’accordo si apre finalmente la strada verso lo sviluppo di un sistema premiante che coinvolgerà progressivamente tutte le risorse di Atac, nel solco di un miglior rapporto tra azienda e dipendente, che è la base per un nuovo e migliorato rapporto con la clientela”.
“Questo accordo è un nuovo e fondamentale passo avanti nel risanamento e rilancio di Atac – ha dichiarato il Presidente, Paolo Simioni -. Grazie anche allo sviluppo di proficue relazioni con le organizzazioni sindacali, ora siamo in grado di distribuire ai lavoratori una parte della creazione di valore, secondo uno schema che si propone di portare gradualmente l’efficienza del privato all’interno di un’azienda pubblica”.