Atac: Biscotti (Anav), con gestione privata un risparmio di 200mln di euro
“Ancora una volta si è scelto di stanziare soldi pubblici per salvare dal fallimento un’azienda la cui incapacità di stare sul mercato è manifesta da anni. Confidiamo che sia l’ultima volta che il peso degli errori commessi e degli sprechi sinora tollerati venga fatto ricadere sulle tasche dei cittadini e che venga avviato senza indugio il processo di privatizzazione e di apertura al mercato ed alle gare su cui si è impegnato il sindaco Marino”. Con queste parole il presidente di Anav (l’associazione delle imprese di autotrasporto viaggiatori aderente a Confindustria), Nicola Biscotti, commenta gli ultimi sviluppi della vicenda Atac e la scelta di Roma Capitale di ricapitalizzare l’azienda di trasporti di proprietà per un importo di 200 milioni di euro.
Biscotti evidenzia poi: “Già soltanto la concreta attuazione della norma, rimasta sulla carta, che impone di affidare tramite gara contestuale almeno il 10% dei servizi di TPL oggetto di affidamento in house – segnala Biscotti – avrebbe consentito notevoli risparmi nel settore”.
Quanto all’impegno assunto dal sindaco Marino di avviare immediatamente un piano industriale vero e forte per l’indizione di una gara, la ricerca di un partner industriale ed il superamento della gestione in house, Biscotti manifesta la piena disponibilità di Anav a collaborare a patto che il modello che si ha in mente sia quello della gara per l’aggiudicazione dei servizi e non della gara per la cessione di quote di minoranza del capitale sociale.
“La mera gara per l’individuazione di un socio di minoranza nel capitale – spiega Biscotti -, ammesso che ci sia qualcuno disponibile ad accollarsi le perdite e che non si ipotizzi una bad company modello Alitalia, sarebbe solo un’ulteriore presa in giro ed un tentativo estremo di rinviare un reale confronto competitivo. La posizione di Anav – afferma il presidente – è chiara e netta: siamo pronti a collaborare con tutti nell’ottica di un superamento delle fallimentari esperienze di gestione in house dei servizi di TPL, esperienze che fagocitano enormi flussi di risorse pubbliche senza alcun beneficio per i cittadini, come dimostrano anche i casi della Cotral, sempre nel Lazio, dell’Azienda Siciliana Trasporti, dell’ACTV di Venezia, e in favore di una reale liberalizzazione del settore basata sulla concorrenza per il mercato e sull’implementazione delle gare per l’aggiudicazione dei servizi su lotti realmente contendibili e con corrispettivi a base d’asta calcolati su costi efficienti e remunerativi degli investimenti. Viceversa, contrasteremo con fermezza operazioni di maquillage finanziario pensate per mantenere interessi proprietari impropri nella gestione dei servizi e per sottrarre alla corretta competizione tra imprese, ed ai conseguenti benefici per la collettività, quota rilevante del mercato”.