Atac: rincari da giugno e biglietterie ‘on the road’
Biglietti di corsa semplice da 1 a 1,50 euro con durata allungata da 75 a 100 minuti. Biglietto giornaliero da 4 a 6 euro; turistico (tre giorni) da 11 a 16,5 euro; carta settimanale da 16 a 24 euro. Questi gli aumenti del tpl romano, in vigore da giugno, annunciati dall’ad di Atac Carlo Tosti a margine della presentazione delle biglietterie mobili ‘anti-portoghesi’. Ancora: l’abbonamento mensile passerà da 30 a 35 euro, quello non nominativo da 46 a 53 euro, l’ordinario da 230 a 250 euro. Tutti rincari studiati a misura e protezione degli utenti abituali ma pesanti per quelli occasionali, come i turisti. La manovra dovrebbe portare nelle casse dell’Atac, prosciugate da un buco di 127 milioni per minori trasferimenti da parte della Regione Lazio, circa 30-35 milioni di euro.
Sempre della manovra fanno parte il giro di vite sui controlli e il varo delle biglietterie ‘on the road’, che dànno la possibilità di acquistare i ticket per strada. Si tratta di vecchi mezzi elettrici, esclusi dalla rottamazione e riadattati per la circolazione nelle vie cittadine. Può così colmarsi, almeno in parte, la cronica mancanza di punti vendita, per la verità poco capillari anche negli snodi di traffico nevralgici.
Intanto oggi, a Roma, i taxi hanno ripreso il servizio regolare. Previsti incontri dei sindacati con gli esponenti politici, in seguito ai quali potrebbero aversi ulteriori sviluppi. La categoria è spaccata sulla proposta di scioglimento dei turni, voluta dall’Unica Cgil e appoggiata dall’Ugl ma osteggiata dal leader di Uritaxi Loreno Bittarelli.
Vincenzo Foti