Atac, semestrale 2018: primo storico utile di 5,2 milioni
“Atac viaggia a tappe serrate verso il risanamento seguendo le coordinate fissate dal piano industriale. I risultati della semestrale 2018 mostrano che per la prima volta nella sua storia l’azienda ha ottenuto un risultato netto positivo di 5,2 milioni di euro. Un dato che conferma i miglioramenti realizzati a partire dall’agosto 2017, quando si è insediata la nuova gestione che ha condotto ad altri importanti risultati”.
Lo annuncia in un comunicato stampa l’Atac. “Le vendite di titoli di viaggio nei primi sette mesi del 2018 sono cresciute del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2017 – prosegue l’azienda -. In quest’ultimo anno, inoltre, sono aumentati del 9% i passeggeri controllati e del 10% le sanzioni elevate. Sono ripartite le gare e le forniture. Ciò, associato ai miglioramenti nella gestione, ha consentito di raggiungere sostanzialmente gli obiettivi di budget nel settore metro, mentre per il servizio di superficie, che sconta ancora le difficoltà provocate dalla vetustà dei mezzi disponibili, l’azienda ha puntato sulla ripartenza a pieno regime dell’attività manutentiva, stabilizzando il servizio in attesa dell’arrivo delle nuove vetture”.
“Lo storico risultato netto positivo di 5,2 milioni di euro si associa a un margine operativo lordo (MOL) superiore ai 40 milioni di euro. Entrambi i dati sono superiori sia ai valori di budget che agli obiettivi indicati nel piano industriale 2018.
Le vendite di titoli di viaggio nei primi sette mesi del 2018 sono aumentate del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, anche grazie alle iniziative per migliorare i canali di vendita. Nel 2018, infatti, abbiamo dematerializzato l’intera offerta dei titoli di viaggio, grazie anche alla possibilità di caricare i BIT, biglietti da 100 minuti, sulle card elettroniche. E’ stato rilanciato il servizio B+, che consente di usare lo smartphone per acquistare e utilizzare i titoli di viaggio. Sono stati installati quasi mille parcometri multifunzione, attraverso i quali si possono già pagare con carta di credito e di debito la sosta e le sanzioni prese sul bus. I parcometri si avviano anche a diventare punti di ricarica per le card elettroniche.
Atac ha potenziato il servizio di verifica attingendo all’interno del proprio personale, tramite operazioni che consentiranno di portare a 250 unità, entro fine 2018, il numero totale dei controllori, a fronte dei circa 160 di inizio anno. Al tempo stesso, prosegue l’utilizzo degli impiegati, già nominati agenti di polizia amministrativa, in funzione dissuasiva ai tornelli della metro. Grazie a strategie ed azioni mirate, come i controlli serali o le verifiche concentrate in singole zone della città, sono aumentati del 9% i passeggeri controllati (oltre 2 milioni e mezzo) e del 10% le sanzioni elevate (circa 153 mila), fra settembre 2017 e agosto 2018, rispetto al periodo settembre 2016 – agosto 2017. Di recente le squadre di verifica sono state dotate di POS portatile per il pagamento immediato a bordo delle sanzioni in misura ridotta. Ciò consentirà di migliorare questa quota di incassi già cresciuta dell’8% rispetto al primo semestre 2017.
Da settembre 2017 Atac ha pubblicato 108 gare di importo superiore ai 100 mila euro, per un valore complessivo di 176 milioni di euro. Di queste, 62 sono state concluse e aggiudicate per un valore complessivo di 83 milioni di euro e un risparmio medio del 18,5 %. Tutto ciò è servito a colmare il notevole gap manutentivo cumulato nei mezzi e nelle infrastrutture con effetti che sono già visibili. Nel settore metro la disponibilità di risorse, associate a nuove politiche di gestione, ha permesso sostanzialmente di raggiungere gli obiettivi di budget per metro A e metro B. Analogamente, con il ritorno di forniture regolari nel servizio di superficie, che sconta ancora le difficoltà provocate dall’età avanzata dei mezzi disponibili, è stato possibile pianificare e far partire le attività di manutenzione. Ciò, fra le altre cose, ha consentito di abbattere del 52% il numero dei guasti per aria condizionata negli ultimi mesi e di avviare manutenzioni straordinarie per oltre 700 mezzi di superficie.
Rifondare il rapporto con il personale seguendo i principi dell’efficienza, del merito e del contenimento dei costi è uno dei pilastri del piano industriale. Tale processo è stato sviluppato attraverso un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali che ha condotto ad accordi importanti come quello del novembre 2017 sull’aumento della produttività, che ha già permesso una riduzione dei costi per il lavoro straordinario del 10% rispetto al 2017. Il recupero di efficienza passa anche dalla conversione del personale amministrativo verso aree operative e l’attivazione di politiche contro l’assenteismo, che mostra i primi segnali di diminuzione. A tal fine è stata anche costituita una task force.
In questo contesto vanno anche inquadrate le politiche di efficientamento dei costi del personale e di miglioramento dell’organizzazione aziendale, che hanno condotto al calo del numero dei dipendenti del 2% a giugno 2018, compreso il personale dirigente, diminuito del 20% nell’ultimo anno. Inoltre è stato ridotto di circa il 30%, rispetto a giugno 2017, il numero degli inidonei (da 317 a 226).
E’ in corso di definizione la gara per il rinnovo delle divise che consentirà di migliorare il decoro e il senso di appartenenza del personale, mentre la recentissima riapertura del servizio mensa si inquadra nella politica di rilancio di investimenti nei luoghi di lavoro prevista dal piano industriale”.
Paolo Simioni, presidente di Atac ha dichiarato: “E’ trascorso poco più di un anno dal nostro insediamento e quella che presentiamo oggi è un’azienda molto diversa dall’Atac di allora. Quell’Atac era una società in gravissima crisi, mentre quella di oggi sta recuperando la salute e può guardare al futuro con fiducia. Sono stati mesi difficilissimi. Ma i risultati che presentiamo rappresentano il premio per il nostro impegno. Siamo consapevoli di avere ancora molta strada da fare, ma allo stesso tempo di aver altresì piantato fondamenta robuste. L’Atac di oggi paga regolarmente i fornitori, ha aumentato la produttività, tagliato i costi e migliorato i ricavi. lI Tribunale ha dato fiducia al nostro piano industriale, che stiamo perseguendo tenacemente con il nostro lavoro quotidiano, e siamo fiduciosi di poter ottenere anche la fiducia dei creditori, nell’udienza del prossimo dicembre. Atac risanata ed efficiente è una straordinaria occasione per la Capitale. Sono sicuro che riusciremo a coglierla”.
“Ripartiamo nel solco della legalità e della trasparenza con risultati visibili: un bilancio semestrale positivo, vendite di biglietti in forte crescita e nuove gare per la manutenzione dei mezzi. Sono tutti dati che ci confermano di essere sulla strada giusta per dare ai cittadini il servizio di trasporto pubblico che si aspettano e che meritano. Interventi mirati per portare a termine quel cambiamento di cui Roma ha bisogno. Il nostro obiettivo è garantire ai cittadini un servizio più efficiente, moderno e accessibile”, così Virginia Raggi, sindaca di Roma.
L’Assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, Linda Meleo, ha concluso: “In questi anni abbiamo lavorato duramente per rilanciare l’azienda di trasporto pubblico della nostra città: da settembre 2017 abbiamo indetto 108 gare, di cui 62 già concluse. Abbiamo rafforzato i controlli con la task-force antievasione e introdotto nuovi metodi di pagamento semplici e veloci per i passeggeri. Puntando sull’efficienza, sulla valorizzazione del personale e sulla produttività, inoltre, ci stiamo adoperando per far tornare Atac in cima alla classifica delle aziende più virtuose”.