Automotive: a Torino spazio al dialogo su cooperazione Italia-USA
Si è svolto a Torino, presso Centro congressi dell’Unione industriale, il seminario “Opportunità di cooperazione e investimento tra Italia e Stati Uniti del Sud nel settore Automotive” organizzato da ANFIA-Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, Unione Industriale di Torino e AMMA-Aziende Meccaniche e Meccatroniche Associate, in collaborazione con la Camera di Commercio Americana in Italia e gli studi legali Baker Donelson e Rödl & Partner USA.
L’internazionalizzazione dell’industria automotive italiana negli USA, è stato il tema principale dell’incontro, approfondito anche attraverso una tavola rotonda con la partecipazione di Carlo Ilotte, Presidente di 2A, Pierpaolo Antonioli, Amministratore delegato di GM Powertrain Europe, Aurelio Nervo, Presidente di SKF Italy & RFT e Presidente di ANFIA ed Edoardo Cornaglia, Direttore Generale Cor.Tubi–Gruppo Cornaglia.
“Questo seminario si inserisce nel solco delle iniziative di internazionalizzazione che la nostra associazione realizza nell’ottica di fornire sempre nuove opportunità ai suoi associati – Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA -. Per gli Stati Uniti, uno dei mercati strategici del settore automotive, con una produzione media annua di 10,5 milioni di veicoli passeggeri dal 2000 al 2014 e in cui, nel 2015, ne sono stati prodotti oltre 12 milioni e venduti 17,8 milioni, sottolineiamo che l’Italia è già uno dei principali Paesi europei fornitori di componenti, con un valore di 1,5 miliardi di Euro di export e 750 milioni di saldo positivo nel 2015. Questo flusso commerciale, insieme a una politica di investimento aperto, un mercato di largo consumo, una forza lavoro altamente qualificata, infrastrutture disponibili e incentivi statali, costituiscono i presupposti per nuovi investimenti da parte delle nostre imprese. In questo senso, ANFIA sta valutando, per conto di alcune sue Associate, la partecipazione agli Automotive Meeting USA (Detroit, 15-17 Novembre 2016), manifestazione che dà l’opportunità di incontrare i rappresentanti dell’Area Acquisti di OEM e componentisti americani”.
Stando agli ultimi dati, la concentrazione di aziende automotive nel Sud-Est degli Stati Uniti, ha creato competizione tra gli Stati che introducono incentivi fiscali, calcolati secondo il livello d’investimento di capitale e il numero di posti di lavoro creati, indirizzati alle imprese creando mercato. Le nuove esigenze di questa filiera, soprattutto in termini di tecnologie e processi specializzati, costituiscono un’opportunità di ingresso per le imprese italiane oltreoceano, ad esempio nella fornitura di materiali leggeri o nel comparto tooling.
“In Italia, le imprese a partecipazione americana hanno un giro d’affari di 25,3 miliardi di dollari, pari all’1,3% del PIL, per un totale di circa 240.000 dipendenti, di cui 40.000 in Piemonte, ed Expo Milano 2015 ha contribuito ad aumentarne la visibilità – ha dichiarato Enrico Maria Rosso, Rappresentante onorario Regione Piemonte dell’American Chamber of commerce in Italy -. La Camera di Commercio Americana in Italia agisce da pungolo e da partner qualificato per le imprese italiane che desiderano internazionalizzarsi, a maggior ragione quelle dell’automotive piemontese, un’eccellenza del settore. Se il 2016, come i saldi economici finora positivi fanno sperare, sarà effettivamente ricordato come l’anno in cui ci siamo lasciati la crisi alle spalle, significa che ci saranno ancora ampi spazi di crescita e di innovazione per le imprese di talento, complici una sempre maggiore e proficua sinergia con le istituzioni a livello territoriale, la voglia di cambiamento e l’attuazione di politiche responsabili e oculate”. Dal 1998 al 2012, il South-East ha visto crescere le esportazioni di autoveicoli mediamente del 9,5% all’anno. I principali costruttori di autoveicoli ad oggi presenti sul territorio, a cui si riferiscono migliaia di imprese di fornitura per un totale di circa 265.000 addetti, sono 29.
“AMMA ha promosso quest’evento con l’intento di valorizzare le competenze e le esperienze delle aziende torinesi del comparto metalmeccanico ed elettronico che, in questi ultimi anni, hanno saputo reagire alla crisi proprio puntando sui mercati esteri. Molte di esse, del resto, sono già fornitori degli USA attraverso i canali dell’export – le esportazioni piemontesi verso gli USA, infatti, sono cresciute sensibilmente nell’ultimo anno – o direttamente sul territorio, come hanno raccontato i partecipanti alla tavola rotonda, tutte imprese del distretto torinese. Ulteriori nuove opportunità, comunque, si aprono oltreoceano, in particolare negli Stati Uniti del Sud-Est, grazie alla presenza di molti importanti player dell’automotive e di condizioni vantaggiose di investimento. I Costruttori che hanno investito in questi Stati, portando con sé un buon numero di componentisti, costituiscono un’interessante filiera in un momento in cui il mercato auto e la capacità produttiva risultano in crescita”, ha concluso Angelo Cappetti, Direttore di AMMA.
Barbara Gherardi