Bologna, Fase2 mobilità: piste ciclabili e monopattini i volani per decongestionare le città
Nel convegno Superare le distanze: “La mobilità urbana dopo l’emergenza Covid19“, illustrati gli scenari post emergenza coronavirus per la mobilità urbana, soprattutto nelle aree ad alta densità abitativa, nelle aree metropolitane.
A moderare il dibattito Diego De Lorenzis – Vicepresidente Commissione Trasporti M5S Camera dei Deputati insieme a Paolo Pinzuti – Bikeconomist s.r.l, Sono intervenuti Claudio Mazzanti – Assessore ai Trasporti e alla Mobilità del Comune di Bologna, Alessandra Clemente, Assessore alla mobilità, Comune di Napoli, Matteo Campora – Assessore ai Trasporti e alla mobilità del Comune di Genova, Maria Lapietra – Assessore Trasporti e Mobilità del Comune di Torino, Carlo Salvemini – Sindaco del Comune di Lecce e Roberto Traversi – Sottosegretario M5S alle Infrastrutture e ai Trasporti.
“L’Italia è uno dei paesi con il più alto numero di automobile pro-capite. Ogni anno si registrano 80 mila morti prematuri per inquinamento Le restrizioni imposte dal lockdown con le scuole chiuse e lo smart working, hanno fatto calare vertiginosamente i livelli di inquinamento su tutto il territorio nazionale. A testimonianza della migliore qualità dell’aria anche la fauna che si è spinta nelle grandi città, da nord a sud”, ha detto Pinzuti.
Da nord a sud le città si apprestano a vivere la fase due dei trasporti puntando su mobilità dolce e attiva, con una ridefinizione degli spazi. La mobilità dolce è uno dei capisaldi della città di Bologna e della regione Emilia in generale, – spiega Claudio Mazzanti – Assessore ai Trasporti e alla Mobilità del Comune di Bologna –. Anche durante il lockdown l’impostazione viabilistica del Comune è stata mantenuta intatta perché non si voleva interrompere il sistema di tutela della città.
Nel centro storico verranno poi aumentate le zone trenta e i doppi sensi circolatori. In ottemperanza al PUMB, ripartono i cantieri delle piste ciclabili. Le ciclovie previste per il 2021 vengono anticipate con l’istituzione di piste emergenziali, che rientrano nel progetto di sviluppo della pedomobilità e della ciclomobilità che la città ha fissato con il pgu. Per attuare queste modifiche – sottolinea l’assessore – è necessario che il prossimo DPCM recepisca le modifiche al codice della strada che sono state già approvate dalla commissione preposta della camera.
La ripartenza nella città di Bologna – conclude l’assessore – si svolge entro i parametri attesi. Il servizio di trasporto pubblico è stato potenziato sia su gomma che su ferro dell’80% per rispondere alle esigenze dei cittadini. Obiettivo è evitare assembramenti calmierando l’ora di punta con una revisione degli orari di lavoro, previsto un tavolo con sindacati, associazioni e imprese che si riunirà a stretto giro per organizzare la ripresa in vista di settembre.