Bologna: un archivio informativo per la sicurezza delle fermate dei bus
La SRM di Bologna, Società Reti e Mobilità, che affida il servizio di TPL bolognese, articolato su oltre 6.500 fermate, ha realizzato recentemente un data base di 800.000 dati (rilevando oltre 120 informazioni per ogni fermata) in conformità al Codice della Strada.
Si tratta di un lavoro interessante dal punto di vista metodologico perché rappresenta non solo un archivio informativo, ma anche di monitoraggio e gestionale legato al trasporto pubblico.
L’Agenzia per il trasporto pubblico locale ha interpretato i parametri di sicurezza secondo il DPR 753/80, che non devono essere confusi con quelli di accessibilità, comfort e opportunità. Considerando che le fermate dei mezzi pubblici possono rappresentare dei nodi critici anche dal punto di vista dell’incidentalità, è stato redatto un albero di cause e di rischi, pesato sullo storico degli incidenti (2002 – 2010). La mappatura dei dati comprende i parametri geometrici della fermata e quelli esterni di contesto, quali il flusso veicolare nell’ora di punta, le corse di Tpl al giorno, i passeggeri saliti-discesi al giorno, il limite di velocità sull’arco e l’affollamento in attesa. L’algoritmo di sintesi calcola il valore dell’indicatore di sicurezza.
Da segnalare anche il software di gestione dello storico e di aggiornamento in tempo reale, condivisibile via web fra i soggetti coinvolti. È stata messa a punto, mediante la creazione e la gestione del “voto”, anche una classifica delle fermate per gestire la priorità di intervento nell’operazione di verifica e messa in sicurezza.
Sono state definite come ‘meno sicure’ (con l’attribuzione di un “voto” inferiore a 5,5) 269 fermate, pari al 4% del totale. La più alta densità di fermate meno sicure è stata rilevata in montagna, prevalentemente sulla viabilità provinciale – dove peraltro è concentrato il più alto numero di fermate in assoluto.
Il bilancio risulta però positivo con il 99,95% degli spostamenti sul Tpl di bacino che avviene mediante fermate sicure (secondo la norma UNI EN 13816:2002).