Bolzano, Fase2 mobilità: puntare su ulteriore diffusione di biciclette e mobilità pedonale
L’assessora alla Mobilità e all’Ambiente del Comune di Bolzano, Marialaura Lorenzini, ha promosso un tavolo tecnico multidisciplinare, con l’obiettivo di individuare azioni specifiche per fronteggiare le nuove esigenze di mobilità legate alla diffusione del Coronavirus. All’incontro hanno partecipato il Comandante della Polizia Municipale, i dirigenti comunali della Ripartizione Urbanistica e dell’Ufficio Ambiente oltre a rappresentanti delle società di trasporto pubblico locale, STA e SASA, dell’associazione ciclistica FIAB ed esperti di pianificazione sostenibile.
L’incontro ha fatto il punto sulla buona base di partenza della Città di Bolzano che offre già un’impostazione favorevole alla mobilità a piedi e in bicicletta con l’estesa e capillare rete di piste ciclabili, il bikesharing, i limiti ridotti di velocità e iniziative quali le strade scolastiche e i pedibus. I partecipanti hanno messo in luce l’esigenza di mettere in atto misure volte a dare maggiore spazio e sicurezza alle persone intervenendo anche con azioni di sensibilizzazione per diffondere comportamenti sempre più rispettosi e responsabili.
A questo proposito, la società di consulenza Helios ha presentato alla Commissione Mobilità, che si è riunita successivamente, uno studio effettuato sulla mobilità ciclabile di Bolzano, con particolare riferimento alla sosta in centro storico e alla possibile ridistribuzione degli spazi di sosta per poter rispondere in modo più funzionale alla richiesta di posti bici. In particolare lo studio ha messo in luce: l’esigenza da parte dei ciclisti di raggiungere gli esercizi pubblici e commerciali del centro storico, avvicinandosi il più possibile; la carenza di spazi in centro storico: la richiesta di posteggiare la bicicletta in modo sicuro legando sia le ruote che il telaio; la necessità di prevedere aree di sosta spontanee dove collocare portabici. Sono stati quindi individuati punti specifici di intervento con ridistribuzione dei portabici e proposta di possibili modelli sicuri e riconoscibili per intervenire anche a livello culturale.
Lo studio ha inoltre messo in luce l’esigenza di affiancare agli interventi infrastrutturali percorsi di comunicazione e sensibilizzazione con attività continue di coinvolgimento, campagne informative e di sensibilizzazione che favoriscano la cultura del rispetto reciproco tra tutti i cittadini nella loro veste di soggetti coinvolti a vario titolo nella mobilità.