Bus: oggi a Roma un convegno Club Italia sulla bigliettazione elettronica
Il tema della bigliettazione elettronica sta penetrando nelle aziende del trasporto pubblico. Di questo tema si sta discutendo oggi a Roma nel corso della “Giornata della Bigliettazione elettronica” organizzata da Club Italia, associazione senza scopo di lucro che ha la finalità di promuovere sul territorio italiano l’utilizzo di sistemi di pagamento e di accesso basati su carte elettroniche (smartcard e carte bancarie), mobile, con validazione di prossimità(contactless) integrati con i sistemi di infomobilità.
Al centro dei lavori, l’indagine sul trasporto pubblico condotta dalle quattro associazioni (Asstra, Anav, Agens, Club Italia) che rappresentano sul territorio nazionale le aziende pubbliche e private di gestione del trasporto pubblico. Dopo la presentazione dei dati raccolti, si è svolta una tavola rotonda a cui hanno partecipato, tra gli altri, Massimo Roncucci di Asstra, Tullio Tulli di Anav, Ezio Castagna Club Italia, Rossella Panero TTS Italia, Paolo Gandolfi Commissione Trasporti.
Il sistema chiede maggiore integrazione e digitalizzazione: dalle numerosissime risposte ai questionari emergono realtà di eccellenza, ma anche problematiche, ritardi e impulsi innovativi che possono costituire un importante contributo per le imprese di trasporto, istituzioni pubbliche e per il mercato nell’incremento dell’uso del trasporto collettivo, per un apporto decisivo alla mobilità sostenibile e contro l’evasione tariffaria.
“Si tratta della prima indagine in Italia che ha raccolto dati da tutte e quattro le associazioni italiane del settore – ha detto Claudio Claroni direttore di Club Italia aprendo la giornata di lavori – Cominciamo a vedere tanta buona volontà nel cambiare la situazione, un atteggiamento prima impensabile. Da questo lavoro sono emerse preziose indicazioni per rivoluzionare il settore. Il 2017 ha evidenziato anche un importante contributo da parte del mondo legislativo con una serie di norme che hanno aggiornato un sistema ormai troppo datato”.
Nel corso della mattinata è emerso che il ticketing copre solo il 31,4% dei costi operativi aziendali e che l’evasione tariffaria determina una perdita di 500 milioni di euro l’anno. La bigliettazione elettronica è entrata a far parte integrante dei contratti stipulati delle aziende ma troppo spesso, per l’operatività dei nuovi sistemi, è necessario attendere fino a un anno e mezzo, periodo durante il quale la tecnologia rischia di diventare obsoleta. Durante il dibattito è emerso anche che la nuova tipologia di ticketing interessa principalmente utenti che usano titoli di viaggio a lungo termine.
“L’evasione tariffaria è al 20%, si tratta di una fetta cospicua di mancati introiti che danneggia pesantemente il settore – ha rimarcato Tullio Tulli, direttore ANAV – Noi dobbiamo puntare a far salire più persone possibile sui nostri mezzi lavorando sull’offerta ma anche su una concezione più ampia dei benefici del lavoratore integrando anche un “buono trasporto”.
In parallelo all’indagine per le aziende del TPL, sono stati presentati i risultati dell’indagine condotta sui players del settore, per conoscere e sviluppare iniziative utili al mercato in termini di ricerca tecnologica e occupazione.