Bus, Tper: l’impegno per un tpl sempre più differenziato e interconnesso
La società Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna (Tper Spa) festeggia il settimo anniversario e L’apertura del nuovo smart point informativo “Cabina Lame” a Bologna è l’occasione per festeggiare questa ricorrenza e tracciare un bilancio dell’attività fin qui svolta.
Presenti all’evento il Presidente e Amministratore Delegato di Tper, Giuseppina Gualtieri, insieme a rappresentanti del Consiglio di Amministrazione e dirigenti della società, e l’Assessore alle Politiche per la Mobilità del Comune di Bologna, Irene Priolo.
L’azienda nata dalla fusione di ATC e FER gestisce il trasporto su gomma nelle province di Bologna e Ferrara e, in partnership, quello regionale su ferro, garantendo un trasporto pubblico sempre più differenziato e interconnesso.
I successi raggiunti
Le sette candeline rappresentano altrettanti successi ottenuti in questi primi anni di attività. Tra le prime sfide la lotta all’evasione combattuta non solo aumentando i controlli, ma anche agendo con incentivi e concorsi a premi a sostegno della validazione. I dati dicono che nei sette anni si è passati da un’evasione tariffaria dell’8,47% all’attuale 5,19%.
Positivo il trend dei passeggeri, che sono passati dai 129 milioni ai circa 155 milioni dell’ultimo consuntivo approvato, di cui oltre 10 su ferro e il resto su gomma: un incremento di circa il 20% in sette anni.
Perseguita poi una grande sfida ambientale attraverso il rinnovo del parco mezzi e l’uso di fonti energetiche a minore impatto ambientale (energia elettrica, gas naturale).
Tper ha investito complessivi 320 milioni di Euro in questi sette anni raggiungendo la flotta ibrida più numerosa d’Italia. Completamente eliminati gli euro 0, in anticipo rispetto al vincolo di legge. Da marzo 2019 anche gli ultimi 34 mezzi Euro 1 spariranno da tutte le linee urbane, sia a Bologna che a Ferrara. In ambito extraurbano, gli ultimi 6 mezzi Euro 1 saranno definitivamente pensionati entro quest’anno.
È cresciuta, intanto, l’elettrificazione: in questi sette anni sono raddoppiati i filobus in esercizio a Bologna e, parallelamente, sul fronte del “ferro” Tper ha acquistato 26 nuovi elettrotreni ETR350 e sulle linee del servizio ferroviario regionale è passata da 8 a 40 treni elettrici circolanti con l’effetto di un accresciuto confort di bordo, grazie a rotabili più nuovi e performanti, e ad un abbattimento delle emissioni in atmosfera, considerando la sostituzione di altrettanti treni diesel.
Continua su questa direttrice anche il progetto Corrente, il servizio di car sharing a flusso libero completamente elettrico.
Consolidato poi il bilancio societario. Il valore della produzione è passato da 220 milioni del 2012 agli oltre 250 milioni attuali e circa 300 a livello consolidato di Gruppo; mentre gli utili sono passati da -9 milioni a +8 milioni di euro del consuntivo 2017.
L’impatto della società sul territorio ha anche una natura sociale. 2.700 sono i dipendenti del Gruppo Tper, cui si aggiungono i circa 2.000 dell’indotto dovuto a servizi e investimenti, per un valore esteso di 240 milioni che il gruppo mette a beneficio dei propri territori di riferimento.
Le nuove sfide
Tper guarda al futuro avviando diverse iniziative, avviata una partnership con Trenitalia per la gestione del servizio ferroviario regionale.
L’azienda inoltre consolida il modello di holding con le partecipazioni di controllo in MAFER, TPB, TPF, Omnibus, SST, HERM, oltre al controllo di Dinazzano Po, il principale scalo merci emiliano-romagnolo. Tper partecipa poi in Seta, Start Romagna, Marconi Express, e nella nuova società ferroviaria in partnership con Trenitalia.
“Sono sfide nuove – commenta Giuseppina Gualtieri – che raccolgono i frutti del tanto lavoro fatto dall’azienda grazie all’impegno di tutti, dai dirigenti sino al personale operativo. 2700 persone che ogni giorno lavorano per cambiare il movimento di questi territori. Per dare risposte e servizi agli utenti. Siano essi di Tper SpA o di qualunque società del Gruppo”.