Car Sharing: in Svezia si diffondono le flotte a metano
Entro la fine di ottobre 42 Volvo V60 Bi-Fuel alimentate a benzina e metano entreranno a far parte della flotta operativa dei veicoli di Sunfleet, compagnia svedese di car sharing. Lo comunica l’Osservatorio Federmetano, centro di ricerca sul metano per autotrazione. Con la V60 (ed anche la V70) Bi-Fuel, Volvo torna a produrre auto a metano dopo circa dieci anni di assenza da questo segmento di mercato.
“Siamo molto orgogliosi – ha dichiarato Peter Alguren, direttore operativo di Sunfleet – di poter offrire le Volvo Bi-Fuel ai nostri clienti. Queste vetture rappresentano un’alternativa di prima classe alle berline tradizionali e garantiscono un impatto ambientale ridotto ai minimi termini”.
“In un periodo in cui l’impatto ambientale delle automobili è al centro del dibattito pubblico – sottolinea Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano – è importante dare notizia di esperienze virtuose come quella svedese, che abbina due importanti vantaggi: da un lato contribuisce asviluppare il car sharing, che consente di rendere più efficienti ecostenibili i trasporti su mezzi a motore, e dall’altro lato conferma le importanti valenze ambientali delle auto a metano, che possono vantare emissioni di sostanze nocive per l’ambiente sostanzialmente inferiori rispetto a quelle delle auto alimentate a benzina, diesel e a GPL”.
Se poi le auto a metano sono alimentate con biometano il livello di emissioni si riduce drasticamente. Nel caso della Volvo V60 Bi-Fuel, secondo i calcoli del Ministero dei Trasporti svedese, le emissioni di CO2, con alimentazione a biometano, scendono a 40 g/km, rendendo di fatto questo modello uno tra i più ecologici tra quelli presenti oggi sul mercato. Tutto questo senza penalizzare le prestazioni: infatti il motore della Volvo V60 Bi-fuel è un due litri a iniezione diretta, con quattro cilindri e 245 CV di potenza.