Carenza autisti: la DG accoglie la richiesta delle imprese TPL
L’incontro, convocato su iniziativa della DG per le politiche migratorie, ha affrontato il problema della carenza di autisti; una criticità sempre più urgente nel nostro Paese e che può essere risolta attraverso l’adozione di specifiche misure, come suggerito dalla principale associazione di categoria TPL.
Ieri si è tenuta una riunione di rilievo per il settore del trasporto pubblico locale (TPL).
L’incontro, convocato su iniziativa della Direzione Generale per le politiche migratorie, tra le varie cose, ha affrontato il problema della carenza di autisti; una criticità sempre più urgente nel nostro Paese e che può essere risolta attraverso l’adozione di specifiche misure, come suggerito dalla principale associazione di categoria TPL.
L’incontro con la Direzione generale per le politiche migratorie
Il tema al centro della convocazione ha riguardato, nello specifico, l’avvio dei lavori per la rilevazione dei fabbisogni di lavoratori di Paesi terzi per lavoro subordinato non stagionale.
La riunione si inserisce infatti nel più ampio quadro della programmazione triennale dei flussi di ingresso di lavoratori stranieri in Italia; un meccanismo regolato dall’articolo 1 del D.L. 20/2023 (Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare) e successivamente modificato dalla legge n. 187/2024, che ha convertito il D.L. 145/2025.
In merito, si evidenzia che tale provvedimento ha esteso la programmazione triennale dei flussi anche al periodo 2026-2028.
Carenza autisti in Italia
La Direzione Generale per le politiche migratorie ha convocato l’incontro nell’ambito della programmazione triennale dei flussi di lavoratori stranieri con l’obiettivo di avviare la rilevazione dei fabbisogni di lavoratori extracomunitari per lavoro subordinato non stagionale per il triennio 2026-2028.
A tal proposito, durante la riunione, l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori (ANAV) – che rappresenta le imprese dei servizi di trasporto passeggeri con autobus nelle varie articolazioni del TPL – ha evidenziato alcune criticità del settore.
L’accento, in particolare, è stato posto sulle difficoltà che la categoria sta riscontrando nel reclutare autisti nell’ambito dei flussi programmati.
Le richieste delle associazioni TPL
Nello specifico, è stata sottolineata l’urgenza di individuare canali di reclutamento più efficaci, specialmente nel contesto di accordi bilaterali con specifici Paesi extra Ue.
Inoltre, è stata suggerita la possibilità di prevedere protocolli per l’acquisizione della qualificazione professionale direttamente nel paese di origine dei lavoratori.
La DG ha accolto le richieste TPL
La DG ha accolto le segnalazioni e ha richiesto alle associazioni dei diversi settori, tra cui anche il TPL, di fornire una stima, suddivisa per Regioni, del fabbisogno di lavoratori non comunitari per lavoro subordinato non stagionale per ogni annualità del triennio 2026-2028.
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