Cipe: ok all’aumento delle tariffe aeroportuali
Insieme alla maxi-delibera che ha sbloccato 8.665 euro per le infrastrutture, Il Cipe ha approvato anche una modifica alla direttiva in materia di tariffe aeroportuali. L’intervento autorizza, a partire dal 2010, un aumento delle tariffe fino a 3 euro per passeggero alle sole società aeroportuali che effettuano investimenti autofinanziati ed autorizzati dall’Enac.
La Presidenza del Consiglio, in un comunicato, sottolinea l’importanza dell’approvazione della delibera. L’aumento tariffario è finalizzato all’avvio di investimenti per il potenziamento e l’ammodernamento degli scali. Se, entro 18 mesi, le società aeroportuali non sottoscrivono contratti di programma per i nuovi investimenti, l’aumento tariffario decade.
Una misura che incontra l’opposizione del presidente della Commissione straordinaria per il controllo sui prezzi e le tariffe del Senato (ed esponente della Lega Nord), Sergio Divina: “i rincari aeroportuali decisi oggi”, dice, “non hanno giustificazione perché nel nostro Paese i disagi agli aeroporti sono all’ordine del giorno, con una perdita economica per chi viaggia per lavoro enorme. Dunque, questi rincari devono essere a carico degli handler”.
“I maggiori beneficiari sono gli Aeroporti di Roma”, prosegue il senatore della Lega Nord, “società che non brilla per assistenza al passeggero, economicità dei servizi, puntualità dei bagagli”. E intanto, Assaeroporti fa sapere di aver concordato con Divina un incontro ufficiale nelle prossime settimane “per verificare gli effetti utili e positivi per i servizi ai passeggeri dell’adeguamento temporaneo delle tariffe aeroportuali deciso oggi dal Cipe, senza oneri a carico dello Stato ma con risorse attivate sul mercato”.