Convegno Asstra: domanda di trasporto collettivo in calo del 90% durante la pandemia
Oggi, a Roma, si è svolta la seconda giornata di lavori del XVI convegno nazionale di Asstra (associazione delle aziende di trasporto pubblico locale e regionale): “Next Generation Mobility: le imprese della mobilità come leva per la trasformazione sostenibile e la competitività del sistema-Paese”. (Ne abbiamo parlato anche qui)
Il position paper presentato dall’associazione mostra che nell’ultimo biennio l’emergenza da Covid-19 ha modificato drasticamente le abitudini di mobilità degli italiani, causando un calo della domanda di trasporto collettivo fino a oltre il 90% rispetto ai valori normali durante il lockdown (la quota modale si è dimezzata dal 10,8% al 5,4%) e una perdita di ricavi da traffico per 2,2 miliardi di euro nel 2020 e di circa 2 miliardi di euro per il 2021.
Tuttavia, le aziende di trasporto pubblico hanno dimostrato capacità di flessibilità e resilienza allo shock pandemico, riprogettando l’offerta dei servizi di mobilità in tempi ristretti, incrementando il numero di corse, rimodulando gli orari e prevedendo turni straordinari nel pieno rispetto degli obblighi di sicurezza. Nel futuro, il nuovo sistema della mobilità locale dovrà ripensare gli spazi urbani per riportare la persona al centro. Le nuove abitudini di lavoro, studio e consumo – oggi un quarto degli italiani lavora in smart working tutti i giorni o quasi e circa il 17% saltuariamente e si riducono gli spostamenti sistematici (il ricorso al Tpl per spostamenti di studio o lavoro è passato dal 27,3% prima della pandemia al 22,6%) – vedranno attestarsi la domanda di mobilità di viaggiatori e pendolari su livelli inferiori rispetto a quelli del 2019, per poi risalire a partire dal 2023.
Il Tpl può contare su contributi in conto investimenti di oltre 27,4 miliardi di Euro sull’orizzonte 2015-2033 per l’acquisto di autobus e di materiale rotabile ferroviario, interventi per la sicurezza della rete ferroviaria, lo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido di massa e il rinnovo della flotta navale; dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) arrivano 8,58 miliardi di euro per rendere il trasporto collettivo più sostenibile.
L’intervento del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini
“Dobbiamo domandarci se sul piano della governance il futuro sarà fatto ancora di così tante aziende di trasporto o se questo salto non porterà una aggregazione se non societaria, certamente una cooperazione molto più forte”, ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.
Sull’elettrificazione dei bus e sul relativo meccanismo ha spiegato che la prima domanda da porsi è se i gestori del trasporto, in particolare del trasporto pubblico locale, sono in grado di fare questo salto: “E’ una questione di governance complessiva – ha aggiunto- Perché la riforma del trasporto pubblico locale, non passa solo per investimenti tecnologici, ma passa per un ripensamento anche del sistema di incentivi e disincentivi per orientare le imprese nella dimensione più corretta”.