Convegno ASSTRA: TPL in ripresa dopo la pandemia, nel 2022 trasportati più di 15mln di passeggeri al giorno
La pandemia ha segnato in modo profondo il settore del trasporto pubblico locale che ancora fatica a tornare ancora ai livelli pre-covid. Anche se la domanda di TPL è ritornata a crescere, rimane lontana dai livelli pre-pandemici e soffre di minori ricavi anche a motivo dei costi più elevati dovuti al caro-energia.
Lo rivelano dati Asstra (Associazione Italiana di Trasporto Pubblico Locale) dello studio Mobilitevolution, presentato oggi presso il Museo Maxxi di Roma durante il 27esimo convegno dell’associazione, che raggruppa 145 aziende e rappresenta circa il 70% del settore.
Nel 2022 il settore ha mosso più di 15 milioni di passeggeri ogni giorno, producendo un fatturato di 12 miliardi all’anno, ma per quello che riguarda in particolare il trasporto passeggeri si stima una perdita della domanda, rispetto al 2019, pari a -21% per il 2022 e -12% per il 2023. Il crollo dei passeggeri ha comportato un calo proporzionale dei ricavi da traffico e nonostante un ulteriore intervento operato nell’ambito della legge di bilancio 2023, il fabbisogno per la copertura dei mancati ricavi del 2021 è pari a 500 milioni di euro ed ulteriori 300 milioni di euro per il 2022.
Agli effetti del Covid si è aggiunta la crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime, e in particolar modo dei carburanti e dell’energia elettrica. Per il 2022 si sono stimati maggiori costi per carburanti (gasolio e metano) pari a oltre 320 mln di euro e per l’energia elettrica nel solo secondo quadrimestre 2022, a oltre 160 mln di euro.
Segnali di ripresa nel 2022
Le aziende di trasporto pubblico locale e regionale italiane (931 imprese), con oltre 124 mila addetti e 49 mila mezzi, producono circa 1,8 miliardi di vettura-km annui e 228,6 milioni di treni-km, trasportando nel 2022 più di 15 milioni di passeggeri al giorno e raggiungendo un fatturato di 12 miliardi di euro annui.
Per risollevare il settore, emerge dall’analisi, sarà fondamentale agire in modo composito per uniformare la normativa, mirare alla flessibilità tariffaria a favore delle imprese, investire nell’innovazione, nella transizione energetica finalizzata all’acquisto di mezzi ad alimentazione alternativa e impegnarsi per raggiungere un sistema di relazioni industriali adeguato alle sfide del processo tecnologico.
Le richieste di ASSTRA
Intervenire a favore di competitività, stabilità del quadro normativo e certezza delle risorse economiche per il traporto pubblico locale, a questo punta l’associazione.
Le richieste avanzate da Asstra si rivolgono a 4 aree di intervento. Innanzitutto le regole e in questo ambito si chiede tra l’altro un intervento normativo che elimini ogni disomogeneità del quadro regolatorio nazionale rispetto alla normativa comunitaria di settore. Per quello che riguarda invece il secondo ambito di intervento, le risorse, tra le richieste di Asstra vengono indicati meccanismi automatici di indicizzazione del Fondo Nazionale Trasporti.
Quanto all’innovazione, si punta alla convergenza verso una transizione energetica sempre e comunque finalizzata all’acquisto di mezzi ad alimentazione alternativa. Infine per quello che riguarda le politiche aziendali, si punta a un incremento dei livelli di produttività del lavoro associato ad un sistema di relazioni industriali adeguato alle sfide del processo tecnologico.