Trasporto pubblico Emilia-Romagna: Tper, Seta e Start Romagna in nuovo gruppo industriale
Le tre società saranno integrate in un unico operatore del TPL per una una maggiore competitività sul mercato
Nasce un nuovo gruppo industriale del trasporto pubblico in Emilia-Romagna.
Il consiglio provinciale ha approvato l’integrazione tra le società di trasporto pubblico autofiloviarie Tper spa, Seta spa e Start Romagna spa.
L’intesa per la costituzione del Gruppo Industriale del trasporto pubblico locale in Emilia-Romagna disciplina lo svolgimento dell’attività di servizio pubblico in collaborazione.
Tra gli obiettivi c’è quello di “creare operatori che abbiano dimensioni patrimoniali, capacità tecnica e finanziaria e competenze idonee a perseguire una significativa presenza sul mercato del trasporto pubblico locale e una maggiore competitività. Oltre ad aumentare la capacità di investimento e di finanziamento e a valorizzare pienamente il presidio e le conoscenze del territorio ed il rapporto con gli enti appaltanti nel livello di servizio all’utenza”.
Un unico operatore per aumentare la competitività del trasporto pubblico in Emilia-Romagna
Con l’accordo si punta a superare l’attuale assetto societario del sistema dei trasporti pubblici, che attualmente vede:
- Seta nel territorio di Modena, Reggio Emilia e Piacenza
- Tper nei territori di Ferrara, Reggio Emilia e Bologna
- Start Romagna in quelli di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini
Leggi anche – Veicoli commerciali: il mercato europeo cresce del 12,6%. In 3 mesi venduti quasi 400mila furgoni
Veicoli commerciali: il mercato europeo cresce del 12,6%. In 3 mesi venduti quasi 400mila furgoni
L’obiettivo è creare un unico operatore con dimensioni patrimoniali, capacità tecniche e di investimenti e competenze che ne aumentino la competitività nel mercato.
L’attenzione al territorio verrà mantenuta attraverso la costituzione di società operative territoriali denominate “Sot”. Le Sot opereranno direttamente a livello locale, preservando l’offerta del servizio pubblico di Tpl e le esigenze dei bacini di riferimento.
Inoltre, nel protocollo si richiama la valenza strategica dell’operazione per lo sviluppo di maggiori sinergie ed economie di scala in vista di obiettivi di efficienza e integrazione dei servizi.
Ma anche per una maggiore razionalizzazione dei costi e ottimizzazione dell’uso delle risorse pubbliche con processi di efficientamento e di qualificazione aziendale.