Fase 2, trasporto pubblico: l’Asstra chiede misure per ridurre il numero dei passeggeri
Secondo l’Asstra – Associazione Trasporti delle aziende di trasporto pubblico locale in Italia, nella Fase 2 è necessario agire a monte per ridurre il numero dei passeggeri, gestendo il flusso in un arco temporale più lungo.
Lo spiega un documento pubblicato sul sito dell’associazione, in vista della gestione della ripartenza.
Sono tre le precondizioni individuate dall’associazione: limitazione degli spostamenti attraverso il ricorso a smart working e nuove tecnologie; ridefinizione dei tempi e dell’organizzazione delle città e dei territori al fine di distribuire su un arco temporale più lungo il flusso dei passeggeri; regole per la riduzione e gestione dei flussi tali da consentire da un lato la sicurezza sanitaria e dall’altro l’efficacia del servizio di trasporto pubblico locale, l’efficienza gestionale e la riduzione degli assembramenti alle fermate e alle stazioni.
“Non potendosi applicare nel settore dei trasporti rigide regole di distanziamento, occorre incidere a monte, attraverso la combinazione delle misure di coordinamento con le aziende e di regolazione dei flussi di mobilità, sulla capacità di trasporto rendendola coerente con le esigenze di sicurezza sanitaria, da un lato, e con la necessità di garantire un servizio universale dall’altro”, spiega l’Asstra.
Il documento, aggiunge l’Asstra, “ha lo scopo di individuare le misure operative che le imprese di trasporto pubblico locale possono mettere in atto, nel breve e medio periodo e compatibilmente con i vincoli economici, normativi ed organizzativi, per la gestione della ripartenza, con l’obiettivo primario di garantire la sicurezza sanitaria dei clienti e del personale e di evitare il più possibile un insostenibile incremento nell’utilizzo dell’auto privata”.