Federmobilità, da portoghesi sui bus 450 milioni di perdite
Regole più chiare per contrastare l’evasione tariffaria sui mezzi di trasporto collettivo. La materia dovrebbe rientrare negli accordi tra enti locali e aziende sottoscritti nei contratti di servizio. E’ questa la proposta lanciata da Federmobilità, l’associazione che raggruppa i maggiori assessorati ai Trasporti, durante un convegno organizzato a Roma e ospitato dalla Provincia di Roma.
Il popolo dei “portoghesi” cresce anche sull’onda della crisi economica. La mancata obliterazione del biglietto sugli autobus genera perdite pari a circa 450 milioni di euro (stando a diverse fonti aziendali). Secondo un identikit stilato dalle maggiori aziende italiane di Tpl, l’evasore abituale è solitamente giovane (sotto i 30 anni), studente e vive principalmente al Sud. Fino a poco tempo fa il fenomeno era molto diffuso tra gli stranieri, mentre dal 2009 dilaga anche tra altre categorie come pensionati e disoccupati.
Anche nel panorama internazionale, l’Italia insieme alla Francia registra i maggiori livelli di evesione tariffaria. Secondo un’indagine congiunta condotta dal Comitato Bus e dalla Commissione Risorse Umane del’Uitp (Unione internazionale del trasporto pubblico) nei due Paesi il tasso dei “portoghesi” è pari al 5,7%, superiore alla media europea che è del 4,2%. I valori più bassi sono statti rilevati a Hong Kong, Madrid, Porto e Copenaghen (2,7%).
“Finora l’evasione tariffaria è stata gestita prevalentemente dalle aziende – ha commentato Alfredo Peri, presidente di Federmobilità e assossore ai Trasporti dell’Emilia-Romagna – ma con l’avanzare della crisi economica e i tagli alle risorse per la mobilità, potrebbe diventare un problema per i bilanci pubblici. Il tema dovrebbe rientrare tra quelli trattati dai contratti di servizio. Gli accordi tra enti locali e aziende dovrebbero essere la sede naturale per contrastare l’emorragia di risorse che incide notevolmente sui conti e, di conseguenza, sulla qualità dei servizi forniti agli utenti”.
“Trovo di grande interesse il tema del convegno organizzato da Federmobilità – ha dichiarato Amalia Colaceci, assessore alla mobilità della Provincia di Roma – che, come Provincia, abbiamo ospitato con piacere, poiché i dati dell’evasione tariffaria evidenziano, anche sul nostro territorio, un problema che richiede soluzioni efficaci e veloci. Solo ripristinando il senso collettivo dell’importanza del trasporto pubblico possiamo lavorare tutti per renderlo più efficiente”.