Ferro, servizi MaaS, rinnovo autobus: le prospettive per il trasporto pubblico a Roma
Interventi di raddoppio, riqualificazione nodi di scambio e apertura di nuove tratte ferroviarie; nuovo assetto del TPL urbano ed extraurbano con suddivisione in lotti di media dimensione frutto di aggregazioni di più comuni limitrofi (Unità di rete); progetto MaaS – Servizi integrati per le politiche della mobilità cittadina per il miglioramento della mobilità sostenibile e dei servizi verso i cittadini; rinnovo del parco mezzi circolante con impegno all’acquisto di mezzi a emissioni zero per il trasporto pubblico locale a partire dal 2025.
Queste le prospettive di breve-medio periodo per rendere il trasporto pubblico locale di Roma sempre più efficiente e sostenibile, delineate nel Piano di Settore redatto dal gruppo di lavoro tecnico nell’ambito del percorso di partecipazione del PUMS della Città metropolitana di Roma Capitale.
Il percorso, che inizialmente ha raccolto i contributi provenienti dagli incontri di ascolto condotti in gruppi tematici, giunge così a una seconda fase, in cui si procede alla condivisione con gli stakeholder (enti e istituzioni, imprese e associazioni di categoria, operatori della mobilità, referenti della cittadinanza e dell’associazionismo) del quadro conoscitivo, che è la fotografia della mobilità e dei trasporti di Roma, sulla base del quale sarà possibile costruire adesso – sempre in forma partecipata e condivisa – proposte e possibili interventi.
Il trasporto pubblico a Roma: criticità e opportunità
Obiettivo del quadro conoscitivo generale e del Piano di Settore è definire una fotografia il più possibile dettagliata del trasporto pubblico locale a Roma, in modo da poter efficacemente costruire, in questa seconda fase dei gruppi tecnici di lavoro, strategie e azioni di intervento che consentano di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e sempre maggiore integrazione modale indicati in tutti i più recenti atti normativi e di regolamentazione nazionali e sovranazionali e alla base delle indicazioni della Commissione Europea in tema di politiche ambientali.
Indubbiamente sono molte le criticità che contraddistinguono l’attuale situazione del trasporto pubblico a Roma. Per citare solo alcuni punti emersi dalla rilevazione:
- un’offerta rimasta pressoché invariata anche a fronte di cambiamenti sostanziali nell’urbanizzato e nelle esigenze di mobilità;
- quasi totale assenza di servizi di trasporto collettivo flessibili nel tempo e nello spazio;
- scarsità e inefficienza dei sistemi di collegamento con le stazioni ferroviarie;
- inadeguatezza dei collegamenti verso gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e porto di Civitavecchia;
- servizi di mobilità poco diffusi e poco affidabili;
- integrazione tariffaria solo parziale dei sistemi di trasporto pubblico;
- irregolarità dei servizi.
Sono però molte anche le opportunità su cui in questo momento si può fare leva per dare vita a un vero processo di miglioramento del trasporto pubblico romano:
- politiche di sviluppo che puntano molto sulla cura del ferro (PNRR, Next Generation Eu)
- la città di Roma è stata selezionata – insieme a Milano e Napoli – come città pilota per la sperimentazione dei servizi Mobility as a Service (MaaS)
- politiche di regolazione della domanda volte a rendere più difficile/costoso, o addirittura proibire, l’utilizzo dell’auto per rendere più attrattivo l’uso del trasporto pubblico
- il processo di ripianificazione in Unità di rete consentirà di superare le criticità legate alla frammentazione del sistema di gestione attualmente caratterizzato da una molteplicità di operatori
- realizzazione di piste ciclabili, anche di notevole sviluppo lineare, con connessioni ai nodi di scambio.
Insieme al TPL, sono oggetto di appositi Piani di Settore la mobilità ciclabile (Biciplan), la logistica e il trasporto delle merci (PULS) e la mobilità delle persone disabili (PMPD).