Firenze: Santa Maria Novella, misure radicali per la sicurezza della stazione
Il prefetto Luigi Varratta, dopo aver varato il piano di controllo della stazione di Firenze Santa Maria Novella, nello scorso febbraio, aveva assicurato: “il nuovo dispositivo è un esperimento, poi tireremo le somme. Se non funziona, aggiusteremo il tiro”.
Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi in prefettura per fare il punto della situazione alla presenza del sindaco Dario Nardella, dei vertici provinciali delle forze dell’ordine e rappresentanti di Rfi – Rete Ferroviaria Italiana, conferma che la strategia decisa qualche mese fa ha dato i suoi frutti e per settimane sono stati registrati risultati positivi.
La task-force messa in campo ha presidiato tutta l’area interna della stazione riuscendo a contenere l’accattonaggio molesto, talvolta anche aggressivo nei confronti dei viaggiatori e del personale di Ferrovie.
Si è tuttavia preso atto che i soli interventi di sorveglianza adesso non sono sufficienti: i controlli ai binari e agli ingressi, il pattugliamento dell’atrio e della biglietteria, la chiusura dei sottopassi sono misure che, per continuare ad essere incisive, hanno bisogno di essere affiancate da investimenti strutturali.
Pertanto, a Ferrovie è stato chiesto di inserire al più presto Santa Maria Novella tra le priorità previste per la sicurezza delle grandi stazioni. Gli interventi dovrebbero poggiare soprattutto su due cardini: nell’isolare le biglietterie automatiche in un unico ambiente sorvegliato H 24 e impedire a chi non ha il biglietto l’accesso alle piattaforme di arrivo e partenza dei treni.
“E’ una situazione – ha commentato Luigi Varratta – che richiede misure più radicali. Le forze dell’ordine non si tirano indietro e confermano il loro massimo impegno. Ferrovie ci darà presto una risposta”.