Fit-Cisl, manovra: bene il rifinanziamento del tpl
«Le novità circa il rifinanziamento del trasporto pubblico locale rappresentano una buona notizia, ma occorre evitare il rischio che ciò comporti il rallentamento o la stasi di un percorso indispensabile di riforma strutturale». Questo il commento del segretario generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano sulle misure individuate dal governo Monti per il tpl. «Ancor di più oggi, con l’Italia e gli italiani alle prese con sacrifici enormi, occorre riformare dalle fondamenta un sistema troppo adagiato su aspetti di tipo assistenzialistico che non hanno più motivo di esistere», spiega Luciano.
Ecco la proposta della Fit-Cisl per ridisegnare una nuova politica dei trasporti: favorire le necessarie ristrutturazioni tramite uno strumento di ammortizzazione sociale che al settore manca e che, stabilite le risorse, ne assicuri l’erogazione, responsabilizzando management ed ente locale a rigidi criteri di efficienza e di oculatezza della spesa.
Resta però inascoltato, evidenzia Luciano, il grido di dolore degli oltre 800 lavoratori licenziati dai treni notturni Fs, che rischia di diventare un problema di ordine pubblico. «Chiediamo al ministro Passera – chiede il segretario generale – un supplemento di sforzo per occuparsene personalmente sia come ministro dei Trasporti che come ministro dello
Sviluppo Economico. La dimensione del problema è pari a una fabbrica come Termini Imerese: non possiamo lasciare che vada in rovina insieme alle vite dei suoi lavoratori».