FlixBus inaugura il servizio nel Regno Unito e nei Paesi Baltici
Continua l’espansione in Europa di FlixBus. Inaugurati i servizi nel Regno Unito e nei Paesi Baltici in Estonia, Lettonia e Lituania.
L’espansione nel Regno Unito, dove FlixBus era approdata nel 2016 collegando Londra con alcune città europee, parte dall’istituzione dei primi collegamenti tra la Capitale e Birmingham, Bristol, Portsmouth e Guildford. Inizialmente saranno operate circa 200 corse a settimana, con la collaborazione con le imprese di autobus del territorio, a cui viene affidato il servizio operativo nel segno di un’unione delle forze e di una sostenibilità del business. Nel frattempo, riprendono i collegamenti fra Londra e l’Europa continentale, con la riattivazione delle rotte verso destinazioni come Parigi, Bruxelles e Amsterdam.
L’offerta di mobilità green di FlixBus arriva anche nei Paesi Baltici, con il lancio dei primissimi collegamenti in Estonia, Lettonia e Lituania. Già operative connessioni dirette con le tre capitali, Tallinn, Riga e Vilnius, e diverse altre importanti destinazioni della regione, come Kaunas, in Lituania, o Pärnu, località di richiamo per la stagione estiva in Estonia. Tra i collegamenti attivi sin da ora, anche quelli internazionali fra Vilnius e Berlino e fra Tallinn e Varsavia.
“Con l’allentamento delle restrizioni di viaggio in molti Paesi europei, siamo lieti di tornare a offrire ai nostri passeggeri una soluzione di mobilità economica e sostenibile per ricongiungersi coi propri cari e scoprire nuove destinazioni, garantendo loro la massima sicurezza in qualsiasi momento del viaggio grazie all’applicazione di rigorose misure di tutela della salute – dichiara André Schwämmlein, CEO di FlixMobility -. Siamo felici di annunciare, inoltre, che questa settimana tornerà operativo in Germania anche il servizio di FlixTrain, con cui potremo tornare a garantire un’intermodalità nei trasporti di cui possano beneficiare non solo i passeggeri stessi, ma anche l’ambiente e la comunità intera”
La ripresa post-pandemia
In Italia sono state riattivate 280 destinazioni rispetto alle oltre 500 collegate prima della pandemia. FlixBus non ha riacceso i motori solo nelle principali città del Paese, ma, pur senza alcun intervento pubblico a supporto della propria attività, ha anche riattivato alcune delle connessioni con svariati centri minori in territori notoriamente caratterizzati da una scarsa penetrazione ferroviaria quali la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia al Sud, ma anche in altre regioni come la Liguria, le Marche e l’Abruzzo.
Rimane inoltre cruciale l’attenzione rivolta alle località estive, in linea con la consapevolezza della funzione strategica del turismo in questa delicata fase di rilancio economico del Paese. Oltre alle destinazioni più gettonate, come Liguria, Riviera Romagnola e Puglia – aree, queste, che beneficeranno di speciali collegamenti estivi verso località di forte richiamo come Sanremo, Alassio, Noli e Varigotti nel Ponente Ligure, Milano Marittima, Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica in Romagna e Otranto, Porto Cesareo, Santa Maria di Leuca e Gallipoli nel Salento – FlixBus consentirà ai bagnanti italiani di raggiungere con facilità anche numerosi centri balneari in Toscana (Viareggio), nelle Marche (come Porto Recanati e Civitanova Marche), in Abruzzo (come Alba Adriatica, Vasto e San Salvo), in Campania (Sorrento e Agropoli), in Molise (Termoli), in Basilicata (Policoro), in Calabria (come Sibari e Cirò Marina) e in Sicilia (Taormina).
Chi invece alla vivacità delle spiagge preferisce la tranquillità della montagna potrà usufruire dei collegamenti con alcune delle principali destinazioni della Val d’Aosta (Aosta e Courmayeur) e del Trentino-Alto Adige (Trento, Rovereto, Bolzano, Merano, Bressanone e Lana), sempre raggiungibili senza cambi e in tutta sicurezza.
«Mentre altrove si espande la rete dei collegamenti, in Italia dobbiamo operare a ranghi ridotti perché il nostro settore è stato abbandonato – commenta Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia -. Ad oggi, abbiamo ripreso servizio in tutte le regioni in cui eravamo attivi per garantire una copertura del territorio quanto più possibile omogenea, ma a queste condizioni non possiamo certo tornare alla capillarità di prima, né a operare con le stesse frequenze. Ci chiediamo se esista nel nostro Paese una strategia per attrarre investimenti nel settore dei trasporti”.