IBE 22: si chiude con successo la decima edizione dell’appuntamento di riferimento per il trasporto collettivo
120 brand espositori di cui il 10% internazionali, + 60% di operatori qualificati su tutto il territorio nazionale, oltre 300 test drive, tavole rotonde, 8 premi assegnati ad aziende, associazioni e personaggi che si sono distinti nell’industria dell’autobus, 1 vincitore del premio “IBE Bus Driver of year”.
Sono questi alcuni dei numeri dell’ultima edizone di IBE Intermobiltity and Bus Expo appuntamento di IEG Italian Exhibition Group che si riconferma così l’appuntamento di riferimento per tutto il mondo del trasporto collettivo e delle filiere industriali connesse.
MaaS, Intermobilità, Formazione professionale per autisti, manager, e dirigenti di servizio; trasporto su gomma a lunga percorrenza, Turismo Slow e la transizione elettrica sono stati alcuni dei temi più dibattuti della tre giorni riminese.
Il primo Forum Nazionale della nuova mobilità sostenibile collettiva, a cura del Comitato Tecnico Scientifico di IBE, ha dato ufficialmente il via alla manifestazione confermando il ruolo di catalizzatore di IBE e il suo essere luogo privilegiato per dibattiti e tematiche così attuali. Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibile, ha dichiarato a margine: “Gli incentivi per il rinnovo in senso ecologico dei mezzi pubblici e la maggiore attenzione alla qualità dei servizi per l’utenza, il boom dei bonus per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, la sharing mobility, destinata a dare un forte contributo in termini di flessibilità degli spostamenti, il fiorire di applicazioni che consentono di monitorare e geolocalizzare i mezzi e garantire servizi integrati efficienti, la sperimentazione nelle grandi città del progetto Mobility as a Service, il rafforzamento del ruolo dei mobility manager, sono tutti elementi innovativi che fanno prevedere un forte cambiamento nell’uso delle diverse modalità di mobilità e dei comportamenti individuali, introducendo un nuovo concetto di mobilità locale integrata.”
Premio IBE Bus Driver of the Year
Tra gli eventi della 3 giorni riminese anche l’assegnazione del premio “IBE Bus driver of the Year” realizzato in partnership con Scania e con il supporto tecnico di Infogestweb – Golia, Efficient Driving e la rivista Pullman e assegnato ad Alberto Muscedere. Il contest ha visto una prima fase di selezioni online mentre le finali si sono tenute live nel percorso di gara allestito appositamente nello spazio esterno della fiera, proprio durante le giornate dell’Expo.
L’edizione 2022 di IBE Intermobily and Bus Expo è stata teatro di oltre 30 tra tavole rotonde, workshop e seminari ufficiali che si sono svolge principalmente nelle due nuovissime arene che hanno caratterizzato IBE: La TPL Arena e la BUSiness Arena.
Tra i temi più dibattuti ha sicuramente spiccato il MaaS, approccio che richiede la collaborazione e cooperazione tra un numero sempre più ampio e variegato di attori. Per un risultato ottimale è indispensabile uno sforzo di allineamento della Pubblica Amministrazione centrale con le amministrazioni locali per programmare la mobilità a tutto tondo, in cui sono necessarie le competenze dei mobility manager. Oggi però è ancora difficile far dialogare i diversi attori della filiera del MaaS in cui i vari attori devono collaborare e non competere.
MaaS significa avere anche una nuova formazione professionale dei futuri Mobility Manager, questo uno dei temi portanti della seconda giornata. Oggi in Italia mancano migliaia di figure professionali e in questo senso di inserisce il Progetto “Scuderia” 2022-23 di Start Romagna. Si tratta di un progetto di formazione rivolto alla nuova generazione di autisti con patente D/E CQC di età compresa tra 24 e 35 anni con diploma di scuola superiore che (sulla base dei risultati raggiunti nel 2021 che ha portato a 19 assunzioni) agevola l’incontro tra domanda e offerta a fronte dei grandi cambiamenti portati dalla tecnologia sulla pratica professionale e sui modelli di business.
Il turismo slow e la transizione elettrica
An.bti, Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani, si è soffermata su quanto sia importante per l’associazione la collaborazione con il Ministero del Turismo sui temi chiave del settore. Tra i temi sui quali l’Associazione attende risposte sono il rinnovo delle flotte, il contenimento delle accise e la formazione dei futuri Bus Manager. La figura dell’autista è infatti superata. Oggi in Italia mancano 7.500 autisti nel solo settore turistico e la situazione non migliorerà se non si investe, a partire da nuovi indirizzi professionali capaci di motivare la generazione dei giovani autisti.
Interessanti risultati sono emersi dalla ricerca demoscopica di GPF Inspiring research presentata a IBE, tesa a comprendere che appeal abbia il turismo slow e come l’intermobilità possa supportarlo agendo da facilitatore. È emerso innanzitutto un grande interesse per il turismo con caratteristiche di slow leisure: viene considerato “il tipo ideale di turismo” da circa 3/4 degli italiani. Le dimensioni che risultano più direttamente connesse al turismo slow sono la visita e l’esplorazione di borghi e della natura. Il “turista slow” è un fan e un alleato dell’intermobilità.
Infine, la transizione elettrica e le richieste delle aziende del trasporto pubblico. Quest’anno potrebbe essere quello del decollo grazie ai finanziamenti del MIMS e del bando di gara che verrà lanciato dalla Consip per l’acquisto di 1000 bus elettrici.