Il bus a idrogeno di CaetanoBus e Toyota fa tappa a Terni
La città dell’acciaio si candida a diventare anche città dell’idrogeno. Il comune di Terni, noto per le sue acciaierie, ha infatti da qualche anno iniziato un percorso di conversione ecologica anche sul piano della mobilità urbana che è culminato con il passaggio in città di un bus interamente alimentato a idrogeno.
Terni per l’idrogeno: arriva il bus a celle a combustibile di Caetano e Toyota
Il 15 febbraio ha fatto sosta nel capoluogo umbro l’H2.City Golf, il bus sviluppato da CaetanoBus, costruttore di autobus portoghese attivo a livello europeo, in partnership con Toyota (ne avevamo parlato qui).
Equipaggiato con la tecnologia Fuel Cell ad idrogeno di Toyota, il bus di Caetano è in grado di percorrere fino a 400 Km con un pieno di idrogeno e si ricarica in soli 9 minuti. È frutto del know how dell’azienda portoghese e dalle competenze tecnologiche del gruppo giapponese che, come ha spiegato Andrea Saccone, Communication & External Affairs General Manager di Toyota Motor Italia – conferma l’impegno del brand per una mobilità sostenibile, che va oltre le automobili e che trova concretizzazione nel fatto di mettere a disposizione fino al 2030 l’utilizzo gratuito di oltre 24 mila brevetti. A riprova dell’impegno di Toyota sul fronte idrogeno, all’ingresso di Palazzo Spada, nella cui sala ha avuto luogo un dibattito sul tema, era presente una Mirai, la vettura del marchio giapponese a celle a combustibile.
Toyota, d’altronde, ha previsto di decuplicare la produzione di celle a combustibile, passando da 3mila a 30mila unità all’anno dopo il 2020 e, a partire da quest’anno, ha iniziato la produzione dei nuovi moduli, basati sul suo sistema avanzato di celle a combustibile di seconda generazione.
L’idrogeno è il futuro del trasporto pubblico locale?
Aldilà delle diverse applicazioni, l’utilizzo di idrogeno per il trasporto pubblico locale sembra convincere: Nuno Lago de Carvalho, Chief Commercial Officer di CaetanoBus, ha infatti affermato che potenzialità di questa tecnologia è stata già stata testata dai bus del marchio di cui hanno venduto venduto già circa 60 unità, con oltre 500 mila km percorsi.
Il problema però resta sempre lo stesso: il rifornimento. L’Italia è davvero molto indietro su questo fronte: se in Europa ci sono ad oggi oltre 150 punti di distribuzione di idrogeno, di cui 90 solo in Germania, nel nostro Paese ce n’è uno solo. Con gli interventi previsti dal Pnrr, però, tutto potrebbe cambiare, anche per Terni.
Idrogeno: il ruolo di Terni
Il sindaco Leonardo Latini e il vicesindaco Benedetta Salvati hanno ricordato che, nel quadro risorse risorse messe a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per la conversione del trasporto pubblico locale, Terni abbia già ottenuto complessivamente finanziamenti per oltre 25 milioni di euro che permetteranno, entro il 2030, di rinnovare completamente la flotta dei bus di trasporto pubblico locale con mezzi a idrogeno. I rappresentanti del Comune hanno soprattutto affermato che Terni parteciperà al “LIFE 2020 – Ambiente ed uso efficiente delle risorse” con il Progetto LIFE3H con la Regione Abruzzo e il Comune di Civitavecchia e, con la Regione Umbria al progetto per la realizzazione di una centrale a idrogeno e del treno a idrogeno sulla linea Terni-Rieti-L’Aquila Sulmona.