In Italia 456 milioni di persone non utilizzano più il trasporto pubblico locale
Diminuiti dell’11,9%, stando ad uno studio del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Istat, i passeggeri del Tpl nei comuni dei capoluoghi di provincia italiani che, dal 2008 al 2013, si sono ridotti da 3 miliardi e 835 milioni a 3 miliardi e 379 milioni.
In sei anni, quindi, vi è stata una perdita di 456 milioni di passeggeri.
Le cause del calo degli utenti sono state individuate principalmente nelle condizioni dei mezzi utilizzati, la cui età media n Italia è di 13 anni contro quella Europea di 7, e nei tempi di attesa, prolunganti rispetto a quelli previsti.
“Per avere un’inversione di tendenza e riconvertire all’uso di mezzi pubblici chi negli anni scorsi è passato ad usare mezzi privati, bisognerebbe dare inizio ad un ricambio generazionale dei mezzi utilizzati ed allo stesso tempo dimostrare una maggiore attenzione nei confronti delle necessità dei passeggeri”, ha spiegato Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT.
Non in tutta Italia si è registrata una diminuzione delle utenze del tpl che risultano, invece, in aumento nei Comuni di Frosinone, Andria e Crotone, dove il numero di passeggeri è cresciuto rispettivamente del 66,6%, 54,9%, 49,6%. A seguire numeri in crescita anche per Pesaro +40,40%, Biella +31,50%, Vercelli +30,2%, Cuneo +29,4%, Catanzaro +22,6,%, Forlì +22,2% e Barletta +20,00%.
Barbara Gherardi