Incidente pullman di Mestre: tre indagati
Le perizie sul guardrail parrebbero confermarne la scarsa sicurezza
Sono almeno tre le persone indagate per l’incidente verificatosi a Mestre in cui hanno perso la vita 21 persone. Ne abbiamo scritto qui: Tragedia a Mestre: bus precipita dal cavalcavia e prende fuoco .
Omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose le ipotesi di reato avanzate dal Pm Laura Cameli che ha iscritto nel registro degli indagati l’amministratore delegato della società La Linea e due funzionari del Comune di Venezia, il dirigente del settore Viabilità e mobilità per la terraferma e quello del settore Manutenzione viabilità stradale.
Si fa sempre più strada, infatti, l’ipotesi che il guardrail del cavalcavia dal quale il pullman è precipitato fosse da sostituire.
Le immagini riprese da una telecamera sul luogo dell’incidente hanno confermato che non c’è stato impatto con l’altro autobus e che il conducente del pulman, anch’egli morto nell’incidente, non abbia affatto frenato prima di toccare la barriera di protezione che ha ceduto.
Le vittime, non identificate nell’immediato ma dopo qualche giorno, sono nove cittadini ucraini, 4 romeni, 3 tedeschi, due portoghesi, un croato, un sudafricano e l’unico italiano, l’autista del bus, un trevigiano di 40 anni.