Istat: il rapporto 2018 afferma che igli italiani usano poco bus, tram e filobus
Da un recente rapporto Istat emerge che in Italia il trasporto pubblico locale appare sottoutilizzato. Gli utenti abituali di autobus, filobus e tram sono l’11,2% dei residenti di 14 anni e più. Nel 2016, quasi quattro italiani su cinque si spostano giornalmente per motivi di lavoro utilizzando mezzi di trasporto privati.
Dai dati Istat emerge che il tasso di motorizzazione è di 625 autovetture ogni 1.000 abitanti, largamente superiore a quello registrato nei maggiori paesi europei (555 in Germania, 492 in Spagna, 479 in Francia, 469 nel Regno Unito). Nelle città italiane, il trasporto pubblico locale offre complessivamente circa 4.600 posti-km per abitante, in prevalenza con autobus e filobus (60,3%). La metropolitana (30,9%), il tram (7,1%) e la funicolare/funivia insieme ai trasporti per vie d’acqua (1,7%) completano la dotazione.
Nel biennio 2015-2016, l’offerta di trasporto pubblico locale ha recuperato parte della flessione registrata nel quadriennio precedente, ma è ancora inferiore del 2,2% rispetto a quella del 2011. Dalla recente ripresa sono rimaste escluse le città del Mezzogiorno, che nel periodo 2011-2016 hanno accumulato una perdita di 11,6 punti percentuali contro i 6,2 delle città del Centro e lo 0,4 delle città del Nord.
Tra il 2011 e il 2016 si modifica anche la ripartizione dell’offerta. Nei comuni capoluogo/aree metropolitane, l’offerta di autobus e filobus è diminuita del 12,6%, l’offerta del tram è aumentata del 3,7% e quella della metropolitana del 18,1%. Questo è corrisposto a una generale riduzione dell’offerta, cresciuta solo in pochi casi (ad esempio, Brescia e Milano).