Lazio, Fase3 mobilità: necessaria per entrare/uscire dalla regione la misurazione della temperatura
In vista della riapertura dei confini regionali prevista da oggi, con la conseguente possibilità per i cittadini di qualunque regione italiana, di riprendere a spostarsi liberamente sul suolo nazionale, la Regione Lazio ha diramato un’Ordinanza – che riprende e adegua le misure introdotte dal Decreto firmato dalla ministra dei Trasporti – introducendo ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Non sono consentiti spostamenti in ingresso e sul territorio della Regione a soggetti che presentino sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5°C) o che siano già sottoposti a sorveglianza sanitaria attraverso isolamento fiduciario.
I vettori e gli armatori del trasporto interregionale di linea aereo, marittimo e ferroviario, per gli ingressi dedicati ai treni AV e IC, provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri all’imbarco, che dovrà essere vietato in caso di stato febbrile maggiore di 37,5°C; i vettori e gli armatori del trasporto interregionale aereo e marittimo del porto di Civitavecchia provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri anche allo sbarco.
Al passeggero residente in regioni diverse dal Lazio che, allo sbarco, presenti temperatura maggiore di 37,5°C, viene chiesto di contattare il numero unico regionale dedicato 800.118.800 per la presa in carico, l’eventuale apertura della procedura di isolamento e per l’effettuazione del test.
Il passeggero residente nel Lazio che non ha potuto effettuare l’imbarco, ovvero il passeggero residente che allo sbarco presenti temperatura maggiore di 37,5°C, deve contattare il proprio medico di medicina generale per segnalare la sintomatologia e per la conseguente presa in carico secondo le modalità stabilite dalle linee guida regionali.