Lazio: solo lo 0,8% degli autobus in circolazione è elettrico
La prima provincia per autobus elettrici è Roma, dove i mezzi rappresentano l’1% del totale parco circolante
Nel Lazio soltanto lo 0,8% degli autobus in circolazione risulta essere elettrico. Su un parco circolante composto da 12.004 autobus nel 2023, infatti, solo 98 erano elettrici.
La prima provincia per autobus elettrici circolanti in regione è la capitale Roma (1% del totale), seguita da Viterbo (0,8%), Rieti (0,4%), Latina (0,2%) e Frosinone (0,1%). Questi numeri emergono da un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base di dati Aci.
Gli Autobus elettrici per regione
La diffusione di autobus elettrici in Italia è ancora limitata, anche se alcune regioni raggiungono quote significative sul totale del parco circolante di autobus. In particolare la Liguria, dove il 5,4% degli autobus in circolazione è elettrico (134 su 2.473).
A seguire, tra le regioni con il maggior numero di bus elettrici in circolazione, ci sono il Piemonte (3,4%) e la Lombardia (2,8%).
Le quote più basse di autobus elettrici sul totale di autobus in circolazione, dello 0,3%, si rilevano in Campania, Calabria, Marche e Friuli-Venezia Giulia, mentre la Basilicata non supera lo 0,1% e Molise e Valle d’Aosta risultano le uniche regioni italiane prive di autobus elettrici in circolazione.
Necessario un rinnovamento del parco circolante
Secondo gli ultimi dati Acea disponibili, il parco circolante italiano di autobus ha un grande bisogno di rinnovamento e apertura alle nuove motorizzazioni: l’età media degli autobus in circolazione in Italia è infatti di 14,5 anni, più alta della media europea (12,5 anni).
Il processo di rinnovamento del parco circolante richiede tempo e forti investimenti, ma nel lungo periodo offre benefici ambientali e per la sicurezza. Si tratta di vantaggi simili a quelli offerti dagli pneumatici ricostruiti che, ricorda Airp, consentono di risparmiare sulle spese di gestione del mezzo (gli pneumatici ricostruiti, infatti, hanno un costo minore rispetto a quelli nuovi), di rinviare l’esigenza di smaltimento degli pneumatici usati che possono essere ricostruiti, con evidenti effetti positivi per l’ambiente, e di risparmiare oltre il 70% delle materie utilizzate nella produzione di pneumatici nuovi.
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