Lombardia: a ottobre tornano le limitazioni al traffico
Torneranno in vigore a ottobre le misure che limitano il traffico veicolare in Lombardia. Nell’ambito dei provvedimenti per ridurre le emissioni in atmosfera e migliorare la qualità dell’aria, la Giunta regionale, in attuazione della Legge Regionale 24/2006, ha infatti definito le limitazioni valide per tutto il territorio regionale.
I provvedimenti in vigore quest’anno verranno applicati dal 15 ottobre 2011 al 15 aprile 2012, (dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30), periodo durante il quale, sarà vietata la circolazione degli autoveicoli a benzina Euro 0 e degli autoveicoli diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2.
Per i ciclomotori a due tempi Euro 0, i provvedimenti di limitazione progressiva già applicati negli scorsi anni vengono ora estesi a tutta la Regione, con un fermo permanente della circolazione. Il fermo permanente su tutto il territorio regionale riguarderà anche gli autobus M3 (più di 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5 t) del Trasporto Pubblico Locale delle classi Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 diesel.
Dallo scorso inverno, inoltre, il divieto di circolazione è valido anche per la classe Euro 2 diesel dei veicoli per trasporti specifici e per uso speciale.
Nel periodo considerato sarà in vigore anche l’obbligo di spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea e dei veicoli merci nelle fasi di carico/scarico.
“Non possiamo che accogliere favorevolmente l’iniziativa, – hanno commentato Eugenio Razelli – Presidente di ANFIA, Filippo Pavan Bernacchi – Presidente di FEDERAUTO, e Jacques Bousquet – Presidente di UNRAE – una mossa positiva ai fini del miglioramento della qualità dell’aria, nel rispetto dell’ambiente e a tutela della salute dei cittadini. Non dimentichiamo, infatti, che ai picchi di concentrazione atmosferica di emissioni inquinanti registrati tra il 2005 e il 2007 in almeno cinquanta zone del territorio nazionale, ha fatto seguito una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia, per la mancata osservazione dei valori limite di
PM 10 imposti dalla direttiva 2008/50/CE. Affinché l’applicazione delle misure sia effettiva non si può transigere sulla serietà e sull’adeguatezza delle procedure di controllo, affidate ai soggetti che svolgono servizi di polizia stradale”.