L’Ue apre a Uber e all’economia collaborativa
Vita più semplice in Europa per Uber e per tutti quei sistemi digitali che permettono di mettere in condivisione i propri mezzi di trasporto al servizio degli utenti. La Commissione Ue ha diramato infatti una nota, con linee guida non vincolanti, in cui si chiarisce che solo in casi estremi si può fare divieto di ricorrere a questi strumenti, dando comunque ai singoli Stati la possibilità di normare o limitare il ricorso ad app come quella statunitense senza mettere in discussione, però, i principi della cosiddetta ‘economia collaborativa’, la sharing economy. La valutazione della Commissione vale per tutte le altre app come Arbnb o Blabalcar.
“Coloro che offrono servizi dovrebbero essere obbligati a ottenere autorizzazioni o licenze solo quando strettamente necessarie per raggiungere obiettivi rilevanti di pubblico interesse”, spiega il testo, evidenziando come sarà necessario “stabilire soglie minime sotto cui un’attività economica possa essere considerata un’attività non professionale tra pari senza dover rispettare gli stessi requisiti applicabili a un fornitore di servizi che opera su base professionale”.
Si risponde così, indirettamente, anche ai ricorsi che Uber ha inviato a Bruxelles contro le decisioni di Francia, Germania e Spagna di mettere fuori legge l’app.