Mercato auto: giugno in crescita del 3,8%, ma ancora deboli le vendite alle famiglie
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti segnala 127.489 immatricolazioni di autovetture per il mese di giugno. Si tratta di un incremento del 3,8% rispetto alle 122.815 vendute nel giugno 2013.
Il mercato archivia nel complesso 756.818 immatricolazioni nel primo semestre 2014: si registra una crescita del 3,3% sulle 732.322 del 1° semestre di un anno fa.
“Alla luce di questi dati, non dobbiamo, però, trascurare che il segno positivo del semestre è il risultato di un confronto con un periodo di difficoltà del mercato e del particolare momento favorevole delle vendite a noleggio per le ragioni ormai note, a fronte di una situazione ancora stagnante delle vendite alle famiglie, il cui valore rimane ancora inferiore rispetto allo scorso anno”, ha detto Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.
Nel segmento privati, nei sei mesi si sono immatricolate 458.504 autovetture, 6.635 clienti in meno dello scorso anno. Nel solo mese di giugno, la quota delle famiglie raggiunge il livello più basso di sempre, con il 57,4% del totale mercato.
“Fatte queste premesse – prosegue Nordio – la riapertura del Tavolo della Consulta Automotive al Mise con il Ministro Guidi e il lavoro ricognitivo che sta portando avanti la Commissione Finanze della Camera sulla revisione della fiscalità sull’auto, ci consentono tuttavia di riconoscere come l’auto sia tornata ad avere attenzione dagli Organi Istituzionali. Richiamiamo, però, l’attenzione del Governo sul fatto che la leggera crescita del mercato non accompagna il target di mercato più delicato, quello delle famiglie, e che pertanto è urgente attivare alcune delle manovre allo studio, per alleggerire la pressione fiscale. Potrebbero beneficiarne anche le auto aziendali, per le quali in sede parlamentare si è avviato il dibattito per riallinearne la fiscalità a quanto praticato in Europa. Ci sono, quindi, ambiti di ottimismo per sperare – ha concluso Nordio – che il secondo semestre possa confermare i tenui segnali di miglioramento che si sono visti dall’inizio dell’anno, a condizione che si riescano a riportare i cittadini nelle concessionarie ed a ridurre la pressione fiscale anche sulle aziende”.
I dati del mercato contratti, secondo un primo scambio di informazioni fra UNRAE ed ANFIA, confermano lo stesso trend di crescita delle immatricolazioni: oltre 117.000 unità, in aumento di quasi il 7% rispetto alle 110.000 di un anno fa. Nel 1° semestre la crescita si attesta intorno all’8% con 756.000 contratti acquisiti.
Dall’analisi della struttura del mercato, in giugno gli altri canali di vendita evidenziano un andamento di crescita ben superiore a quello del mercato complessivo. In particolare, i noleggi anche a giugno crescono a doppia cifra (+13,8%), per giungere nei 6 mesi a 177.000 unità complessive (+19,3%). Le società, con poco più di 6.000 vendite nel mese, incrementano i volumi dell’8,1% e nei 6 mesi del 2,9%.
Infine, il mercato delle vetture usate in giugno si è mantenuto sostanzialmente stabile: 322.909 trasferimenti di proprietà (al lordo delle minivolture) e una leggerissima crescita dello 0,3%. Nel periodo gennaio-giugno il settore rimane in flessione dell’1,4% con 2.110.326 trasferimenti a fronte dei 2.139.671 dello scorso anno.
“E’ indispensabile che il Governo nel suo complesso prenda atto delle peculiarità specifiche e della necessità di interventi concreti in grado di far ripartire il mercato automobilistico che si candida, per i suoi fatturati, a far da traino a tutto il mercato interno – ha commentato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto -. Però avviso il Governo: le nostre aziende non possono aspettare 1.000 giorni, come per le riforme. Sono anni che aspettiamo e ora abbiamo bisogno di provvedimenti per abbassare la pressione fiscale. E soprattutto, che nessuno pensi di aumentare ancora le tasse sugli autoveicoli”.