Mercato auto: immatricolazioni in crescita a marzo 2014 (+4,96%)
Secondo i dati della Motorizzazione le immatricolazioni di autovetture a marzo si attestano a 139.337, con una variazione di +4,96% rispetto a marzo 2013. Lo rende noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A marzo dello scorso anno furono immatricolate 132.753.
Marzo 2014 fa registrare 366.276 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -2,27% rispetto a marzo 2013, durante il quale ne furono registrati 374.783.
Nel primo trimestre 2014, i volumi immatricolati si attestano a 376.519 unità, il 5,8% in più rispetto al primo trimestre 2013.
“L’ottimismo che potrebbero ispirare questi dati resta comunque cauto, se si considera che i volumi annualizzati sono ancora distanti da quelli fisiologici per il mercato italiano – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di Anfia -. Nel primo trimestre 2014 le immatricolazioni registrate sono il 48,9% in meno rispetto a quelle del primo trimestre 2007. Se qualche premessa per ripartire comincia a delinearsi per un vero ritorno della domanda a livelli normalizzati per il nostro Paese, si fa pressante la necessità di ridurre l’imposizione fiscale sull’utilizzo dell’autoveicolo, anche portando la deducibilità delle auto aziendali in pari con quella degli altri maggiori Paesi europei. Una fiscalità, quella dell’autoveicolo, recentemente ancora aggravata da un aumento delle accise sui carburanti (di 0,24 Euro al litro), il decimo negli ultimi 5 anni. In sostanza, pur acquistando e utilizzando meno l’auto, gli automobilisti continuano a pagare sempre di più. Ma la ripresa passa anche dal rilancio dell’industria automotive, la cui centralità, nel nostro sistema economico, rimane indiscussa: basti pensare che nel 2013, la componentistica italiana è riuscita a mantenere un trend crescente delle esportazioni (+5,7% rispetto al 2012), per un valore di 19,3 miliardi di Euro. Le nostre imprese, tuttavia, sono in difficoltà nel confronto con i competitor europei, a causa della disparità di condizioni del sistema Italia rispetto agli altri Paesi”.