Milano, Ztl: per il Codacons sono tardive le misure intraprese per contrastare l’inquinamento
Il Codacons fa sentire la sua voce sulle misure che definisce “tardive” per quanto riguarda le zone a traffico limitato della città di Milano. “Da anni – dicono – che solleviamo la questione dell’inquinamento atmosferico che deve essere combattuto con ogni mezzo. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza, con persone che si ammalano ogni giorno e che muoiono per malattie correlate all’esalazione dell’aria inquinata di Milano, e l’amministrazione comunale cosa fa? Un piano che terminerà nel 2025, per limitare gli ingressi in città”.
Così Codacons dopo l’annuncio della Lez, ovvero la Low emission zone che partirà dal gennaio e che prevede divieto d’ingresso in città dal lunedì al sabato, dal primo mattino (7 o 7.30 le ipotesi) fino alla prima serata(20 o 21) per i veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3 senza fap, per quelli a benzina Euro 0, per i motocicli Euro 0 a due tempi e per i camion oltre i 12 metri di lunghezza.
Codacon fa sapere che scriverà all’amministrazione comunale ed all’assessore Granelli, avanzando queste richieste: chiusura totale del centro alle macchine; estensione dell’area C in tutta Milano; creazione ed estensione delle piste ciclabili su tutta la città, consentendo a chiunque di potersi muovere liberamente in biciclette. Eancora, potenziamento delle stazioni di Bike Mi; incremento sostanziale del numero e della qualità dei trasporti pubblici cittadini, aumento del numero di corse della metropolitana con estensione dell’orario.