Mobilità condivisa: in Italia cresce l’interesse per il car pooling
Cresce l’interesse per la mobilità condivisa in Italia: 1,38 passeggeri per ogni auto in circolazione. Questo dato, che si riferisce al 2015, proviene da un’elaborazione dell’Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti).
I dati forniti includono anche una serie storica che parte dal 2004, quando il coefficiente medio di riempimento dell’auto corrispondeva a 1,34. Come si vede, quindi, dal 2004 al 2015 si è registrato un aumento lievissimo ma comunque significativo. La crescita è stata più intensa negli spostamenti extra urbani, segmento in cui il coefficiente medio di riempimento dell’auto è passato da 1,28 nel 2004 a 1,42 nel 2015. Negli spostamenti urbani, invece, il coefficiente medio di riempimento dell’auto è passato da 1,35 a 1,33 (e quindi ha subìto una lieve diminuzione).
E’ interessante verificare l’evoluzione del coefficiente medio di riempimento dell’auto nelle grandi città: si è passati da 1,38 nel 2004 a 1,36 nel 2015, con un trend in diminuzione. A commento di questi dati L’Isfort fa notare che “l’avanzata dell’auto nel mercato della domanda di mobilità dei cittadini è stata anche determinata, almeno in piccola parte, da una diversa organizzazione dei viaggi, più orientata al car pooling, soprattutto da parte di quei pendolari che non sono stati più in grado di usufruire di adeguati servizi di trasporto pubblico”.
Al calo dei traporti pubblici corrisponde quindi un maggior uso dei mezzi privati, ed in particolare delle auto. Inizia anche a diffondersi, come testimoniano i dati sul coefficiente medio di riempimento dell’auto, la cultura della mobilità condivisa che promette di rendere più efficiente il comparto della mobilità privata con importanti vantaggi in termini di risparmi economici per gli utilizzatori, minori emissioni di sostanze nocive e maggiore sicurezza della circolazione (dal momento che vi sono meno mezzi in circolazione).