Mobilità dolce: a Bergamo arrivano le corsie ciclabili
Una “corsia ciclabile”, una segnaletica orizzontale che dà maggiore visibilità a chi si sposta in bicicletta, su uno spazio condiviso con gli automobilisti sulla strada: introdotta con il decreto Rilancio convertito in legge pochi giorni fa, arriva anche a Bergamo la soluzione nota in Europa con i nomi di “cycle strip” o “bike lane”. Proprio in queste ore – spiega l’amministrazione in una nota – i tecnici incaricati dal Comune di Bergamo stanno lavorando su alcune direttrici principali in ingresso e di attraversamento della città per disegnare le nuove corsie e in tal modo connettere tra loro tratti di ciclabilità già esistenti, facilitare la continuità tra i percorsi, servire alcuni poli di attrazione:
– Via Dei Caniana e Via San Giorgio per collegare il polo universitario a Via Paleocapa e al centro città da un lato e alla nuova ciclabile realizzata lungo Via Moroni;
– Via Ruggeri da Stabello e Baioni per favorire l’ingresso da Ponteranica;
– Via Corridoni e Suardi per favorire l’ingresso da Torre Boldone (secondo tempistiche coordinate con i cantieri in corso);
– Viale Papa Giovanni, Viale Roma e Viale Vittorio Emanuele fino alla stazione della funicolare, per collegare la stazione al centro cittadino (secondo tempistiche coordinate con i cantieri in corso).
Il Decreto Rilancio contiene diverse misure per incoraggiare l’utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili: un’esigenza diventata ancora più urgente dopo l’allentamento delle restrizioni contro il coronavirus, che rischiano di rendere le città più trafficate di prima vista la riduzione della capienza dei mezzi pubblici, soprattutto in vista della riapertura delle scuole a settembre.
La “corsia ciclabile” è una novità assoluta che si differenzia dalla “pista ciclabile”. È definita nel documento del Governo come “una parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede”.
“Lavoriamo sempre e comunque a soluzioni strutturali e a lungo termine, – ha spiegato l’assessore alla mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni – ovvero le classiche piste ciclabili, ma questa è un’iniziativa nuova nata per intervenire con tempestività per favorire la mobilità dolce, con soluzioni leggere, già sperimentate in Europa e finalmente possibili anche qui, usabile anche su strade a sezione ridotta”.
Oltre ai tempi e costi ridotti, la virtù principale della corsia ciclabile è infatti quella di “marcare” sulla strada lo spazio di rispetto e tutela del ciclista. A differenza della pista ciclabile vera e propria, che richiederebbe uno spazio dedicato esclusivamente ai ciclisti (non sempre ricavabile nelle strade a sezione ristretta, tanto comuni a Bergamo), la “corsia ciclabile” individua uno spazio di attenzione e precedenza per la mobilità dolce in modo meramente visivo, all’interno della carreggiata.
Secondo alcuni esperti di mobilità sostenibile, gli automobilisti tendono a non percepire che il lato destro della carreggiata possa essere occupato dai ciclisti: di conseguenza prestano loro meno attenzione nelle manovre, non rispettando la distanza di sicurezza. Se invece le biciclette si muovono sul lato destro della strada all’interno di una segnaletica di protezione come quella individuata dalle “corsie ciclabili”, per quanto leggera, le condizioni di sicurezza migliorano.
Con il nuovo strumento della “bike lane” il Comune di Bergamo risponde anche a un’esigenza nuova: ad agosto in città arriveranno anche i monopattini in sharing e i nuovi mezzi – equiparati dal Governo ai velocipedi – potranno muoversi in condizioni di maggiore sicurezza anche grazie alle corsie che il Comune sta tracciando in queste ore.