Oggi forti disagi per lo sciopero Taxi e Ncc a Roma. Nencini: è ingiustificato
Martedì difficile per i trasporti a Roma: dalle 8 di oggi 21 novembre, infatti, è iniziato lo sciopero nazionale di taxi e Ncc che durerà fino alle 22, con in programma anche una manifestazione davanti al ministero dei Trasporti a Porta Pia dalle 10:30 alle 18. Lo stop ha creato disagi notevoli soprattutto nei collegamenti con gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Ma anche per chi, a Termini, è stato costretto ad usare la metropolitana che è andata in tilt a causa dei ritardi che si sono registrati sulla linea A e del ridotto numero di treni in circolazione rispetto a quello programmato.
A tentare inutilmente di scongiurare lo sciopero è stato un nuovo tavolo al ministero ieri sera, concluso però con un nulla di fatto. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di trenta sigle sindacali di Taxi e Ncc per proseguire la discussione sul riordino del settore. “Negli ultimi tre mesi si sono tenuti al Mit ben cinque incontri con i rappresentanti di Ncc e Taxi per esaminare i principi base del riordino de settore. La conferma che intendiamo procedere con determinazione seppur in stretto contatto con le associazioni – ha dichiarato al termine dell’incontro il vice ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini – l’obiettivo che il governo intende raggiungere è regolare il mercato perché i servizi resi ai cittadini siano più efficienti e più adeguati alla domanda. E’ nostra intenzione perseguire questo obiettivo superando le varie forme di abusivismo, regolamentando le piattaforme tecnologiche (ne è prevista la registrazione, devono pagare le tasse in Italia, devono rispettare, come tutti, i canoni fondamentali del diritto del lavoro), promuovendo su base regionale il servizio Ncc e confermandone la natura pubblica, favorendo il contingentamento delle licenze di Taxi ed Ncc in base alle indicazioni che perverranno dalle Regioni, aprendo alla possibilità per taxi ed Ncc di partecipare a gare per il trasporto pubblico locale nelle aree a domanda debole – ha sottolineato Nencini.
“Aderendo alla sollecitazione delle associazioni, ci siamo impegnati a valutare la possibilità di concedere incentivi pubblici per la realizzazione di piattaforme tecnologiche direttamente da parte degli operatori di settore. Sia Taxi che Ncc resteranno servizi pubblici non di linea. Questi i princìpi più significativi – ha evidenziato Nencini- attorno ai quali scrivere la riforma del sistema. Sono stati concretamente accolti molti suggerimenti provenienti dai rappresentanti delle due categorie. Per tutte queste ragioni – ha detto Nencini- lo sciopero non trova alcuna giustificazione. Parte delle associazioni ci ha chiesto di mettere fuori legge le piattaforme: questo non è lo spirito che muove il governo. Dietro alcune sigle si nasconde una valutazione che non è di merito ma solo politica”, ha concluso Nencini.
Alla giornata di stop partecipano quasi tutte le sigle della categoria: Fast-Tpnl, Fita/Cnataxi, Fewdertaxi-Cisal, satam, Silt, Tam/Acai, Ugl-Taxi, Unimpresa, Uti, Claaai, Fit-Cisl Usb-Taxi, Mit, Faisda-Confail, Unica Taxi Cgil, Confartigianato-Taxi, Uri, Uiltrasporti e Uritaxi.