Piano bus Roma: associazioni del turismo e dei trasporti proclamano lo stato di agitazione
Per le associazioni del trasporto e della filiera turistica l’entrata in vigore, dal prossimo mese di gennaio del nuovo regolamento sulla circolazione degli autobus nel territorio di Roma Capitale consegna di fatto, da gennaio prossimo, “un intero settore ad una crisi inesorabile con impatti dirompenti sull’economia locale e sull’occupazione”. Lo scrivono in un comunicato congiunto Anav Lazio, Federlazio, Federalberghi Roma, Fiavet Lazio, Fita Cna, Anc – Trasporto Bus
Assoviaggi Confesercenti.
“Proclamiamo uno stato di agitazione permanente del settore – annunciano le Associazioni – per manifestare la ferma opposizione di tutti gli operatori della filiera turistica alle nuove penalizzanti regole di accesso dei bus alla Capitale. Non solo, con l’inizio del nuovo anno metteremo in campo altre iniziative di protesta per richiamare alla realtà l’amministrazione capitolina e, dinanzi al fallimento del nuovo piano anche sul fronte della gestione del traffico e della tutela dell’inquinamento, chiedere un deciso cambio di rotta”.
Per gli operatori del settore turistico “le misure dettate dal nuovo piano bus non consentiranno affatto di risolvere i problemi del traffico e dell’inquinamento della Capitale, dal momento che nell’area del centro storico solo il 2% del traffico è riferibile ai bus turistici, mentre l’impatto ambientale nella ZTL centro del residuo 98% del traffico resterebbe intatto a fronte di misure che spazzeranno via un intero settore economico”. Peraltro, proseguono le Associazioni “l’autobus, oltre ad essere un mezzo di trasporto sicuro, si caratterizza proprio per l’elevata compatibilità ambientale al punto che un autobus di classe Euro VI produce emissioni di NOx in valore assoluto pari ad un terzo rispetto a quello di una vettura”.
Preoccupante l’allarme sull’impatto economico del nuovo regolamento: “l’introduzione di tariffe di accesso insostenibili per gli operatori e di divieti di accesso al centro storico cancelleranno infatti – sottolineano le Associazioni – il sistema di mobilità turistica con autobus a Roma, con effetti negativi che ricadranno a cascata su tutti i segmenti dell’attività turistica, alberghi, agenzie viaggi, guide turistiche, esercizi commerciali”.
Infine, le Associazioni lamentano di aver inutilmente tentato un dialogo con l’amministrazione comunale “per individuare soluzioni condivise e non calate dall’alto, ma abbiano dovuto constatare il più completo disinteresse per le sorti di un intero settore produttivo che contribuisce per il 10,3% al PIL cittadino ed è, quindi, fonte di ricchezza ed occupazione per la città di Roma. Addirittura si assoggettano a tariffazione gli autobus in servizio di trasporto pubblico linea diversi dal TPL”. Le associazioni, quindi, preannunciano ulteriori comunicazioni sulle prossime manifestazioni a sostegno della modifica del nuovo piano bus.