Prosegue il percorso contro l’abusivismo: convocati tassisti e Ncc
Sta proseguendo il percorso previsto dopo l’incontro con le associazioni rappresentative del settore Taxi un mese fa e dopo l’apertura del tavolo con Taxi e i Ncc. Le rappresentanze Taxi sono state convocate dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti domani pomeriggio e quelle Ncc per la prossima settimana. Lo ha comunicato una nota del ministero.
Sono pronti per il confronto una bozza del decreto interministeriale Mit-Mise attuativo dell’articolo 2 DL 40/2010 per misure “tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio noleggio con conducente o, comunque, non rispondenti ai principi ordinamentali che regolano la materia” e una prima stesura dei principi per attuare la delega di riordino del settore inserita nella legge quadro 21/92, “Concorrenza”, di prossima approvazione.
Il percorso individuato sta portando alla definizione dei principi oggetto del confronto. In questo percorso, oltre al tavolo permanente con i vettori, il ministero “si è riservato di consultare, come è sua prerogativa, altri attori che, a diverso titolo, si occupano della materia”.
Nel frattempo è stato però confermato dalle sigle sindacali lo sciopero previsto per giovedì, al quale non aderirà invece Uri-Unione radiotaxi italiani. “Ancora una volta abbiamo l’impressione di vivere una situazione grottesca, nella quale ci sentiamo nuovamente presi in giro – è il commento delle strutture sindacali Unica Taxi Cgil, FIt Cisl Taxi, Uil Trasporti Taxi, Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Usb Taxi, Fast tpln Confasal e Uti -. Dopo l’assenza totale di risposte alle nostre richieste trapelano infatti informazioni relative alla costruzione di un possibile decreto attuativo che dovrebbe essere emanato a livello ministeriale, costruito sui principi contenuti nella bozza di legge delega presente nel Ddl concorrenza. Addirittura si rivendica che tale decreto ministeriale sia ispirato ai principi contenuti nella bozza originaria di legge delega, adducendo come eventuale giustificazione l’assenza di rimostranze sulla stessa da parte delle rappresentanze dei tassisti. Peccato che un qualsiasi decreto emanato a livello ministeriale, dovrebbe essere l’attuazione pratica di una norma già in vigore – hanno aggiunto i sindacati – nel nostro caso, quindi, questo decreto dovrebbe dare attuazione alla legge 21 che già regolamenta il settore, come indicato anche nel contestato verbale d’incontro siglato con il ministero dei Trasporti, in attesa del prossimo riordino del comparto. Costruirlo dunque sulle basi di una norma non ancora approvata, con l’evidente finalità di deregolamentare il nostro lavoro, conferma ulteriormente le ragioni alla base del nostro fermo nazionale – hanno concluso – e la scarsa attenzione che il governo ha più volte manifestato nei confronti degli impegni assunti verso la nostra categoria”.
“I tassisti aspettano risposte dal governo che deve mantenere le sue promesse. Non smetterò mai di dirlo: le riforme non devono essere calate dall’alto. Comprendiamo la difficoltà della situazione e le loro ragioni ma la Capitale, in particolar modo in questi giorni in vista della celebrazione dei 60 anni dei Trattati di Roma, è sotto i riflettori del mondo e i tassisti sono i primi ‘ambasciatori’ della Capitale, ha scritto su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi in merito all’annunciato sciopero dei tassisti della Capitale. “Sono il nostro biglietto da visita e sono sicura che hanno a cuore la vita della nostra amata città. Il diritto allo sciopero è sacrosanto come lo sono anche i diritti dei cittadini. Lancio un appello al senso di responsabilità di tutti gli operatori affinché Roma non viva paralisi e i servizi minimi vengano garantiti. Sono fiduciosa nel vostro senso civico e che la giornata si svolgerà ispirata dai principi di correttezza. Mi auguro non accadano episodi che possano danneggiare l’immagine di Roma, – ha concluso la Sindaca – lo chiediamo sia come amministratori che come cittadini”.