Regione Lazio: audizione in Commissione infrastrutture e trasporti sul Piano energetico regionale
La Commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti della Regione Lazio si è riunita in modalità telematica per un’audizione sulla Proposta di deliberazione consiliare del 2 aprile 2020, concernente l’approvazione del nuovo “Piano energetico regionale”. Il piano, con il quale sono definiti i fabbisogni energetici regionali, contiene le linee di azione per ridurre le emissioni di gas climalteranti, per sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili, per contenere i consumi energetici nei settori produttivo, residenziale e terziario.
Inoltre, vengono definiti i criteri per la valutazione di sostenibilità dei nuovi impianti, sulla base della migliore tecnologia disponibile, della coerenza con le esigenze di fabbisogno energetico dell’area circostante e con le reti di trasmissione e trasporto di energia elettrica e metano.
Hanno partecipato Marco Marcozzi e Francesco Naso di Motus-E, l’associazione italiana costituita da operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e movimenti di opinione per fare sistema e accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica di cui fanno parte anche Fca e Rfi. L’ingegner Naso ha sottolineato che l’obiettivo di riferimento al momento è di 200 mila stazioni di ricarica per auto elettriche al 2050, mentre sarebbe più opportuno fissare obiettivi al 2025/2030 (oggi nel Lazio ci sono 1.130 punti di ricarica). Ciò, secondo Naso, consentirebbe di razionalizzare meglio la spesa di risorse nel settore. Secondo Naso, inoltre, si deve pensare alle flotte aziendali pubbliche e al trasporto pubblico locale regionali con mezzi elettrici, al pari di quanto si sta facendo in Friuli Venezia Giulia.
Davide Astiago Garcia, segretario generale di Anev, l’associazione nazionale energia del vento e di protezione ambientale che vede riunite circa 70 aziende che operano nel settore eolico, ritiene che in questo ambito la regione sia molto al di sotto delle potenzialità: Anev sta chiedendo che il paese possa raggiungere gli obiettivi individuati dal Governo nel piano nazionale energia e clima che prevede circa il raddoppio dell’attuale potenza installata in Italia da fonte eolica.