Revisioni autobus da noleggio: Facile.it risponde all’Anav sui dati del MIT
“I dati cui si fa riferimento nella nota mandata alla stampa lo scorso 27 marzo sono stati estrapolati dagli open data pubblici messi a disposizione dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture aggiornati al 31 ottobre 2017. Da questi, selezionando la voce ‘In regola con la revisione: SI/NO’ risulta che 5.482 autobus per trasporto persone destinati a servizio di noleggio con conducente presenti nell’Archivio Nazionale dei Veicoli gestito dalla Motorizzazione rientrano nella categoria ‘NO’.” Facile.it (azienda che offre un servizio di comparazione per tariffe di assicurazioni, prestiti, mutui) risponde così alle affermazioni del Presidente dell’Anav Giuseppe Vinella, che in una nota definiva “inverosimili i dati diffusi sulle mancate rievisioni dei bus da noleggio”, facendo riferimento al dato diffuso dall’azienda.
“Come già evidenziato nel comunicato stampa diffuso all’epoca – aggiunge Facile.it – di questi mezzi non è possibile, dai dati forniti dal MIT, identificare con precisione quelli che, pur ancora presenti nell’Archivio Nazionale dei Veicoli, non sono più in uso, né tantomeno quelli che risultano non in regola con la revisione a causa di ritardi nel far fronte alle richieste di revisione stessa. Cogliendo lo spunto offerto da ANAV, abbiamo voluto anche indicare oggi quanti, dei 5.482, siano i mezzi Euro 0 che, come si evince dalle parole del Presidente Vinella potrebbero in realtà essere mezzi fermi in rimessa ‘tenuti a disposizione delle imprese per esigenze diverse ma nella maggior parte dei casi non più circolanti, visto anche il divieto di circolazione che scatterà il prossimo gennaio 2019’. Sempre in base ai numeri resi disponibili dal ministero i mezzi Euro 0 in questione sono 2.687. In virtù di questo – conlcude la nota – riteniamo assolutamente ingiustificato il fatto che si cerchi di far passare, con un termine molto di moda, come ‘fake news’, la semplice comunicazione di dati pubblici e ufficiali resi disponibili da un ministero e non si colga, invece, l’occasione per evidenziare ad esempio le difficoltà burocratiche che obbligano le molte aziende serie che operano nel settore dei trasporti a noleggio a lunghi tempi di attesa per ottenere i certificati di revisione”.