Roma, l’appello dei Radicali: 11 novembre voto per la messa a gara dei trasporti della Capitale
“Non c’è stata da parte della giunta Raggi alcuna azione proattiva per informare. Il diritto di voto non è garantito. Tra pochi giorni ci sarà un referendum su un tema centrale per la vita della città eppure pochissimi cittadini ne sono a conoscenza, pochissimi sanno che l’11 novembre si vota. Questa cosa è grave. I mali di Roma sono ormai un genere televisivo e tra questi mali che vengono raccontati sempre il capitolo ‘trasporto pubblico e Atac’ è centrale. Ma incredibilmente non c’è stato un secondo nelle ultime settimane nei talk show dedicato a questa iniziativa che al di là di come la si pensi nel merito è una proposta di soluzione”. Lo ha detto il parlamentare radicale Riccardo Magi nel corso di una conferenza stampa alla Camera sul referendum per la messa a gara del Tpl di Roma.
“Faccio un appello ai neo nominati direttori di Tg1, Tg2 e Tg3 perché ci sia la possibilità di avere un’ informazione pubblica sul tema. Per ora l’unico a che se ne è occupato è il TgR regionale“, ha aggiunto Magi. Francesco Mingiardi della direzione di Radicali Italiani spiega che il referendum chiede ai cittadini se “ritengano opportuno che i trasporti publici, oggi in monopolio, siano affidati con gara. Il concetto non è salvare Atac ma il trasporto pubblico di Roma”. I Radicali bollano come “bufala” le dichiarazioni secondo cui con la messa gara produrrebbe un aumento del biglietto o l’abbandono delle periferie: “Sara il Comune a stabilire il costo del biglietto. E nel caso di liberalizzazione se l’azienda che vince la gara non rispetta il contratto di servizio con il Comune va incontro a multe e alla revoca. Atac invece pur non rispettando il contratto non può essere sanzionata perché il comune dovrebbe multare se stresso”.
La presidente di Radicali Roma Tania Pace ha puntato il dito contro un “servizio pessimo al di sotto del 20% di quanto previsto da contratto servizio svolto con mezzi vetusti e costi elevatissimi”. “I social sono pieni di lamentele di attori, cantanti, vip venite fuori! Serve responsabilità da parte chi ha un’immagine in questa città”, l’appello di Simone Sapienza segretario Radicali Roma.
“Secondo noi e secondo diversi giuristi la modifica dello statuto che ha tolto il quorum vale anche per questo referendum. Secondo il Comune, invece, questo è l’ultimo referendum consultivo che deve avere il quorum. Noi puntiamo alla massima affluenza ma questo potrà essere un nodo che finisce al Tar, perché ci sono due pareri diversi e delle regole che sono state cambiate in corsa”, ha detto Magi. “Noi sogniamo un grande confronto pubblico con dati alla mano in Piazza del Campidoglio con Raggi e Meleo ma abbiamo l’impressione che la sindaca stia puntando ad un’affluenza bassa”, ha aggiunto.